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ROSSONERI A BOLOGNA
03 Aprile 2025 - 19:12
Rafa Leao
Un ennesimo buon derby - ben approcciato e preparato e giocato in maniera più che sufficiente - dimostra come i problemi del Milan, in questa stagione, siano stati, nell'ordine: stimoli, attenzione e cattiva gestione.
Equilibrio è la parola chiave per interpretare la prestazione rossonera: la posizione e l’applicazione in fase di non possesso dei giocatori migliori, lascia più possibilità di spinta verticale, senza dover rischiare di esporsi troppo in fase difensiva. Leao e Jimenez sono gli esempi perfetti di questa situazione di gioco. A differenza della partita contro il Napoli, il Milan si schiera col modulo 4-4-2, con Leao e Jimenez larghi sulle fasce e Pulisic vicino ad Abraham. La posizione dello spagnolo permette di proteggersi difensivamente dalla qualità interista, dando la possibilità a Reijnders di farsi trovare più propositivo nell’attacco in verticale, tra le linee, nonostante un centrocampo a due.
L’applicazione di Pulisic e Leao, in fase di non possesso, dimostrato dai 4/5 palloni recuperati, fanno si che l’attacco in contropiede sia più semplice ed efficace, rispetto alle partite passate. In più, con un Tammy Abraham sempre motivato contro i "cugini", il goal è quasi scontato. Menzione d’onore a Maignan, decisivo in molti interventi.
L’Inter, però, è una squadra fortissima, nonostante qualche defezione per infortunio, e, con la qualità dei suoi giocatori, recupera la partita e fa sì che, alla gara di ritorno, il risultato finale sia ancora aperto del tutto.
Sorprende, dopo prestazioni del genere, prendere atto di come il Milan sia solo nono, nella classifica del Campionato di Serie A, ma guardare indietro, a questo punto, ha poco senso. Tutto è rimandato al 23 di aprile, quando i rossoneri, qualificandosi, potranno giocarsi in finale l'esito dell'intera stagione. Il minimo sarebbe rivedere questo atteggiamento - al ritorno e nell'eventuale partita decisiva a Roma -, ma per centrare questi risultati, forse, c'è bisogna anche di qualcosa di più.
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