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CURIOSITÀ
24 Settembre 2024 - 15:30
Il borgo più piccolo dell'Emilia Romagna
È risaputo che l'Italia vanta una ricchezza unica di splendidi borghi medievali, e Brisighella si distingue senza dubbio tra i più affascinanti!
Situata in provincia di Ravenna, a breve distanza da Bologna e Firenze, e immersa nel Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, Brisighella è un autentico gioiello medievale.
Il borgo si erge ai piedi di una rupe, sovrastato da tre maestosi pinnacoli rocciosi che ospitano alcune delle sue principali attrazioni: la Rocca Manfrediana, la Torre dell'Orologio e il Santuario del Monticino. Tuttavia, come per molti borghi medievali, il vero fascino di Brisighella sta proprio nel borgo stesso, con le sue stradine lastricate, vicoli stretti e angoli nascosti, che invitano i visitatori a perdersi tra le sue meraviglie.
Nel cuore del centro storico spicca l'antica via del Borgo, una strada coperta del XII secolo, sopraelevata e dotata di archi disuguali che lasciano filtrare la luce. Questo passaggio, un tempo baluardo difensivo per la cittadella medievale, è conosciuto anche come "via degli Asini" per il fatto che offriva riparo agli animali dei birocciai che vi risiedevano.
Brisighella, che ha dato i natali a ben otto cardinali, vanta numerosi edifici religiosi, tra cui la Pieve di San Giovanni in Ottavo, o Pieve del Thò. Costruita intorno al V secolo e ampliata tra l'XI e il XII, sorge all'ottavo miglio dell'antica via romana che collegava Faenza alla Toscana.
Su uno dei tre pinnacoli si erge la Rocca, costruita nel XIV secolo e conservata in eccellenti condizioni. Con un biglietto d'ingresso di 3,00 euro, è possibile esplorarne l'interno: salire sui due imponenti torrioni e percorrere la cinta muraria. Da qui si apre un panorama mozzafiato a 360 gradi sul borgo sottostante e sulle colline circostanti, punteggiate da filari di viti in fiore, uliveti e prati rigogliosi.
Sulla sommità di un altro dei pinnacoli si trova la Torre dell'Orologio. L'attuale struttura è frutto di una ricostruzione avvenuta a metà Ottocento, mentre l'originale risale al 1290. Sebbene non sia possibile visitare l'interno della Torre, si può salire fino alla collina su cui sorge, da cui si gode di una vista spettacolare sul borgo, sulla Rocca e sul Santuario, che troneggia sul pinnacolo più alto.
La via degli Asini è una strada davvero unica nel suo genere. Si tratta di un passaggio sopraelevato e coperto, caratterizzato da archi a mezzaluna che permettono alla luce di filtrare e illuminarlo. Originariamente concepita come camminamento di ronda per scopi difensivi, venne poi coperta e integrata nelle abitazioni circostanti. Queste case erano occupate dai birocciai, che trasportavano il gesso dalle cave al borgo usando asini, le cui stalle si affacciavano direttamente sulla strada. Da qui deriva il nome di via degli Asini. Camminarci attraverso è un'esperienza davvero unica
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