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Viaggiandi per l'Italia
12 Novembre 2024 - 08:30
Il fiabesco castello di Rocchetta Mattei
A pochi chilometri da Firenze si trova uno dei siti più straordinari d'Italia, il Castello di Sammezzano, che apparteneva alla nobile famiglia dei Panciatichi Ximenes d'Aragona. Questo edificio incantevole, arricchito da stucchi policromi di ispirazione orientale, fu commissionato da Ferdinando Panciatichi Ximenes d'Aragona tra il 1843 e il 1889, sebbene le sue origini paiono risalire già all'epoca romana. Sorprendentemente, negli anni '70 del Novecento, la struttura fu adibita a hotel e ristorante, nonostante poco tempo dopo venisse dichiarata di interesse artistico e storico, sottoponendola così a specifiche disposizioni di tutela. Attualmente chiuso da oltre trent'anni e di proprietà privata, il castello richiede significativi interventi di restauro. Un comitato, appositamente costituito, sta portando avanti iniziative volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessità di preservare e riaprire questo gioiello italiano.
L'eremo di San Colombano, un autentico prodigio dell'architettura, si erge maestosamente a Trambileno, a breve distanza da Rovereto. Costruito nel X secolo, questa straordinaria struttura è accessibile attraverso 102 gradini scolpiti nella viva roccia ed è sospesa su un precipizio di 120 metri. Un tetto naturale roccioso protegge sapientemente l'eremo dagli agenti atmosferici, consentendogli di conservarsi intatto nei secoli. Dedicato a San Colombano, secondo un'antica leggenda, il luogo evoca la memoria di un episodio eroico: qui, si narra, il giovane cavaliere Colombano sconfisse un drago che mieteva vittime innocenti tra i bambini battezzati nelle acque del torrente Leno. L'eremo ospitò i suoi abitanti fino al 1753, e attualmente è oggetto di accurate operazioni di restauro, con la riapertura prevista per il 2025.
Niki de Saint Phalle, un'artista francese, ha creato il Giardino dei Tarocchi in Toscana, un progetto artistico ispirato ai simboli delle carte dei tarocchi. L'idea del giardino è nata nel 1974 durante un periodo di convalescenza a St. Moritz, quando Niki, colpita da polmonite a causa del suo lavoro con materiali tossici, ha condiviso il sogno con l'amica Marella Caracciolo Agnelli. I fratelli di Marella, Carlo e Nicola Caracciolo, hanno offerto a Niki un terreno a Garvicchio per realizzare il suo progetto. Molti artisti e collaboratori hanno partecipato alla realizzazione delle sculture, tra cui Jean Tinguely, Rico Weber e Doc Winsen, che hanno lavorato alla costruzione delle strutture come la Sfinge, la Sacerdotessa e il Castello dell’Imperatore. Il giardino è stato realizzato in vent'anni ed è una combinazione di natura, cultura e arte, con mosaici e strutture piene di colori e simbolismo, offrendo un'esperienza immersiva tra esoterismo e fantasia. Ora è un'opera d'arte accessibile a tutti.
Tra maggio e luglio, i campi di Castelluccio, una frazione di Norcia in Umbria, si trasformano in uno spettacolo naturale di colori eccezionale, con la fioritura di circa 1800 specie vegetali, incluse centinaia di piante rare. Nonostante la "festa della Fioritura" venga celebrata principalmente a giugno, l'evento non ha date fisse e dipende dalle condizioni climatiche annuali. Castelluccio, uno dei centri abitati più alti dell'Appennino, soffre di spopolamento ma rimane una destinazione turistica di grande rilievo, con la sua fioritura che offre un magnifico esempio di design botanico. Durante il periodo della fioritura, i campi sono accessibili solo a piedi o in bicicletta per preservare il paesaggio, ma si può anche ammirare l'evento attraverso webcam.
Addentrandosi in quella che sembra un'opera labirintica di Escher, ci si trova di fronte a un'architettura reale, situata a breve distanza da Bologna, precisamente a Grizzana Morandi. Stiamo parlando della Rocchetta Mattei, un castello costruito per volere di Cesare Mattei (1809-1896) sulle vestigia di un'antica struttura. L'edificio, che nel tempo ha subito numerose modifiche, rappresenta una fusione affascinante di stili architettonici, dal neomedievale al neorinascimentale, passando per il moresco e il Liberty. Non sono solo le decorazioni surrealiste di questo edificio ad affascinare i visitatori, ma anche la vita di Cesare Mattei, figura di spicco nel panorama bolognese del XIX secolo. Mattei fu infatti tra i fondatori della Cassa di Risparmio di Bologna, salvo poi dedicarsi allo studio e alla diffusione della medicina alternativa, dando vita all'Elettromeopatia, una disciplina che univa dispositivi elettrici e omeopatia, e che gli valse notorietà a livello internazionale. Dopo aver attraversato un periodo di declino, durante il quale fu lasciata in stato di abbandono negli anni '80, la Rocchetta Mattei è stata riaperta al pubblico nel 2005 grazie a un attento restauro delle sue parti. Oggi, rappresenta uno dei luoghi più surreali d'Italia.
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