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La dichiarazione
13 Dicembre 2024 - 14:32
Bianca Berlinguer e Mauro Corona (Fonte Mediaset)
Durante una recente puntata del talk show "È sempre Cartabianca" su Rete 4, il noto scrittore e alpinista Mauro Corona ha animato il dibattito in studio con una dichiarazione di forte impatto, che ha sorpreso la conduttrice Bianca Berlinguer. Commentando la decisione di abolire le sanzioni per coloro che non hanno rispettato l'obbligo vaccinale durante la pandemia, Corona ha definito quest'ultimo una "mini-dittatura della salute".
Quando incalzato da Bianca Berlinguer con la domanda: "Non bisognerà più pagarle. È giusto o sbagliato?", Corona ha risposto senza esitazione: "Ma ci mancherebbe altro. Pagare delle multe per un obbligo dittatoriale che io non voglio fare? Quella era una dittatura sanitaria." Il confronto si è fatto più acceso quando la conduttrice ha chiesto: "Eh però lei si è vaccinato contro il Covid, no?".
Mauro Corona ha mostrato una certa tensione e, con una punta di amarezza, ha raccontato che il vaccino ha avuto per lui conseguenze drammatiche: "Non tocchiamo questo tasto. Io mi sono trovato la vita rovinata col vaccino. La vita rovinata fisicamente". Ha descritto il suo stato post-vaccino come una significativa perdita di salute, comparandolo al conseguimento di una laurea: "Prima avevo 110 di salute, come una laurea con lode. Adesso ho 90", evidenziando così il suo senso di privazione.
Nonostante la sorpresa di Bianca Berlinguer, la quale cercava di ottenere ulteriori dettagli sull'accaduto, Corona ha preferito rinviare la discussione ad un'altra occasione, lasciando intendere una certa frustrazione nei confronti del sistema che, a suo dire, gli avrebbe imposto una scelta tanto drastica quanto dannosa. "Vi spiegherò anche i postumi che mi ha lasciato questo disgraziato vaccino al quale mi hanno obbligato", ha promesso, celando dietro le parole un profondo risentimento.
Nonostante il carattere personale dell'argomento introdotto, la discussione si sposta rapidamente verso la questione delle sanzioni ai non vaccinati. La conduttrice Berlinguer tenta di riportare l'attenzione sul tema centrale, chiedendo se la decisione di abolire le multe sia condivisibile. "Non è che non mi sembri una cosa giusta questa. Mi sembrava una cosa ingiusta multare coloro che non volevano farsi il vaccino. Questa era un'imposizione dittatoriale e quindi fanno bene a non pagarla", dichiara Corona con decisione. Mentre lo scrittore espone le sue idee, Berlinguer manifesta il suo stupore, ma lui prosegue imperterrito: "Hanno intuito la scelleratezza che avevano combinato, almeno condonano le multe a coloro che erano coinvolti, come si dice nel gergo della polizia, in questo provvedimento".
L'espressività vivace e diretta è diventata il suo marchio di fabbrica, e il pubblico sembra apprezzare, anche se non tutti condividono le sue opinioni. Corona non si ferma qui e sfrutta l'opportunità per lanciare accuse più ampie sulla gestione della pandemia. "Guardi, Bianchina, io mi auguro che le nefandezze perpetrate durante il Covid, con le medicine, con i vaccini, con le mascherine, vengano messe in luce. Tutte le nefandezze che sono state fatte con la scusa del Covid", afferma, inasprendo ulteriormente un dibattito già acceso. La conduttrice, in evidente disaccordo, replica con calma: "Io non penso che siano state fatte nefandezze, comunque".
Ma Corona non si lascia persuadere e incalza: "E le mascherine?". La conversazione si sposta verso uno dei temi più dibattuti della pandemia, con Berlinguer che difende l'efficacia delle mascherine: "Le mascherine servivano perché ci dovevamo proteggere dalla pandemia. Non è che sia stato più grave mettersi una mascherina". Tuttavia, lo scrittore non arretra di un passo: "Io vado oltre il problema fisico di indossare la mascherina. Lei lo sa che sono state rovinate ditte, con milioni di pezzi promessi da comprare e invece lasciati lì per favorire altre cose? Questo gli italiani devono sapere".
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