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Scandali hollywoodiani
07 Febbraio 2025 - 12:20
"Prevenire è meglio che curare", avrà pensato Karla Sofia-Gascón, che da fine gennaio è al centro di uno scandalo attorno alla sua persona: l'attrice transgender, infatti, aveva espresso su Twitter da anni, le sue opinioni ridenti sulle minoranze religiose, etniche e di genere, espressioni di odio razziale e omofobo che non hanno risparmiato, per citarne alcuni, musulmani, cinesi e afroamericani. Tweets che non aveva mai cancellato dal suo profilo e che sono stati ritrovati e mostrati al pubblico del social media dalla giornalista musulmana Sarah Hagi.
Gascón aveva successivamente cancellato il suo account, chiedendo più volte scusa ma il danno ormai era stato già fatto. Per questo motivo, l'attrice ha deciso di ritirarsi e di non partecipare più ad ogni tipo di premiazione, Oscar compreso. L'annuncio è stato fatto dalla stessa attrice su un post Instagram, nella quale dichiara: "Ho deciso, per il film, per Jacques [Audiard], per il cast, per l'incredibile team che lo ha meritato, per l'avventura bellissima che abbiamo avuto tutti insieme, di lasciar parlare il lavoro da sé, sperando che il mio silenzio permetta al film di essere apprezzato per quello che è, una splendida ode all'amore e alla differenza" scrive Gascon. "Chiedo sinceramente perdono a tutti quelli che sono stati feriti".
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La sua decisione, secondo le sue parole, sarà stata presa dalla volontà di proteggere il suo team di "Emilia Pérez", anche dopo che lo stesso regista del film, Jacques Audiard, aveva espresso a Deadline la sua volontà di non parlarle più e di come non capisca perché stia continuando a chiedere scusa se alla fine non stia facendo del bene a nessuno: "Perché continua a farsi del male? Perché? Non lo capisco e quello che ancora non capisco a riguardo è perché continua a ferire quelli più vicini a lei".
Ma secondo molti altri è stato per non subire la stessa sorte che è ricaduta sul comico Kevin Hart, che doveva condurre la cerimonia più importante di Hollywood nel 2019 ma che era stato poi licenziato dopo che alcuni suoi tweet omofobi erano stati riportati alla luce sull'ex Twitter. Una storia che si sarebbe ripetuta se Gascón non avesse deciso di sua volontà di ritirarsi.
Fatto sta, che il pubblico di spettatori che ha amato "Emilia Pérez", non ha tardato a farsi sentire: "eccellente decisione, non dar loro motivi per continuare ad attaccarti, l'importante è il tuo lavoro e la tua famiglia".
e: "TU sei Emilia Pérez cara Karla, tu sei l'anima del film. Spero che potrai assistere agli Oscar, un abbraccio".
Mentre coloro che hanno boicottato e odiato il film hanno dovuto esprimere le loro opinioni altrove dato che il post dell'attrice ha limitato il numero di commenti (che guarda caso sono solo quelli di sostegno e supporto).
In conclusione, la lezione da imparare (o che forse non si imparerà mai) dalla vicenda, è che l'odio, che sia razziale, etnico, religioso, etc... non verrà mai impunito e lasciato al caso, non importa l'importanza o l'evento storico che una nominazione agli Oscar possa fare.
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