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Satispay introduce la novità: l’1% di commissione anche per i pagamenti sotto i 10 euro, ma solo per gli esercenti

La piattaforma applicherà una commissione anche sulle transazioni di importo ridotto. Dopo la segnalazione di Assoutenti, confermato che i consumatori non saranno coinvolti

Satispay introduce la novità: l’1% di commissione anche per i pagamenti sotto i 10 euro, ma solo per gli esercenti

Immagine di repertorio (fonte: satispay.com)

Un cambiamento che divide. Satispay introdurrà una commissione dell’1% su tutti i pagamenti nei negozi fisici, un costo che sarà a carico esclusivamente degli esercenti, ovvero di chi accetta pagamenti con la piattaforma. Per i consumatori, invece, non ci saranno variazioni: i pagamenti nei negozi fisici e online, così come i trasferimenti tra privati, rimarranno gratuiti.

Anche le transazioni inferiori ai 10 euro, finora esenti da costi, saranno soggette alla nuova commissione dell’1%. Una novità che potrebbe penalizzare chi utilizza Satispay per le spese quotidiane e i piccoli commercianti, che temono un impatto negativo sulle vendite digitali.

L’azienda ha chiarito le motivazioni di questa scelta dopo la segnalazione di Assoutenti, l’associazione a tutela dei consumatori, che ha evidenziato le implicazioni dell’introduzione di nuove commissioni sulle transazioni elettroniche.

L’introduzione della nuova commissione potrebbe portare molti utenti a valutare alternative, considerando che il mercato offre diverse opzioni di pagamento.

Per gli esercenti, Satispay ha presentato nuove funzionalità, tra cui la possibilità di accettare pagamenti offline, senza bisogno di connessione internet, e gli addebiti differiti, che consentono ai clienti di concludere un acquisto anche in assenza di fondi immediatamente disponibili sull’app. Resta da capire se queste novità basteranno a compensare le preoccupazioni legate all’aumento dei costi.

Questa modifica arriva dopo anni di sviluppo e l’introduzione di diversi servizi da parte di Satispay, progettati per attrarre nuovi clienti e aumentare i ricavi degli esercenti. Tra le soluzioni più significative figurano i Satispay Buoni Pasto, già adottati da oltre 20.000 aziende e utilizzati da più di 100.000 persone, e i Satispay Buoni Acquisto, appartenenti alla categoria Fringe Benefit. Questi strumenti, generalmente costosi per i commercianti, vengono offerti da Satispay senza costi aggiuntivi ai piccoli esercenti.

A proposito di questa modifica, Alberto Dalmasso, co-fondatore e CEO di Satispay, ha affermato: «Se dieci anni fa la chiave per trasformare le abitudini di pagamento era un’app intuitiva e l’assenza di commissioni per importi inferiori a 10 euro, oggi lo scenario è diverso. I negozianti accettano di buon grado i pagamenti elettronici, ma resta fondamentale attirare sempre più clienti. È su questo che lavoriamo ogni giorno, sviluppando nuovi servizi a valore aggiunto per supportare la crescita degli esercenti. Lo stiamo già facendo con i Satispay Buoni Pasto e i Buoni Acquisto (benefici accessori) e continueremo con le prossime novità. Solo nel 2024, il valore complessivo dei Satispay Buoni Pasto utilizzati ha raggiunto i 50 milioni di euro, senza costi aggiuntivi per gli esercenti.»

Il panorama dei pagamenti digitali è in evoluzione: Satispay resterà ferma sulla sua scelta o dovrà fare un passo indietro di fronte alla reazione del mercato? La risposta arriverà il 7 aprile.

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