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19 Febbraio 2025 - 08:05
Immagine di repertorio
Il post di Adam Mosseri su Threads
Ma attenzione: a differenza di YouTube o Reddit, dove i voti negativi sono pubblici e influenzano la visibilità dei contenuti, qui tutto avverrà in modo discreto. Nessuno saprà quanti dislike ha ricevuto un commento, ma l’algoritmo potrebbe comunque spingerlo giù nella conversazione. L’idea? Ridurre la tossicità senza trasformare il social in un’arena di giudizi spietati.
Sulla carta sembra una mossa azzeccata, ma non mancano i dubbi. Gli esperti avvertono che il pulsante potrebbe essere usato in modo scorretto, magari per boicottare profili o contenuti scomodi. E poi c’è la questione della salute mentale: dopo anni passati a contare like e interazioni, aggiungere un nuovo parametro invisibile potrebbe creare ulteriore ansia, soprattutto tra i più giovani.
Instagram rassicura i suoi utenti: per il momento, il "Non mi piace" rimarrà strettamente privato, riducendo così il potenziale rischio di abusi. Qualora i test dovessero fornire riscontri positivi, la piattaforma potrebbe decidere di ampliare questa funzionalità su scala più ampia, includendola anche su altri social network appartenenti a Meta, come Facebook e Threads. Il futuro di questa innovazione dipenderà dagli esiti iniziali: sarà davvero la soluzione per promuovere commenti più costruttivi o si trasformerà in un nuovo strumento di censura?
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