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Scienza
31 Marzo 2025 - 08:30
In California c’è una lampadina che sembra ignorare il concetto stesso di usura. Dal 1901, nella caserma dei vigili del fuoco di Livermore, una piccola luce continua a brillare, diventando un’autentica leggenda dell’ingegneria: è la Centennial Light, e il suo record lascia a bocca aperta chiunque la scopra.
Prodotta oltre un secolo fa dalla Shelby Electric Company, è un oggetto che sfida ogni logica moderna. Costruita con un filamento in carbonio racchiuso in vetro soffiato, fu progettata con un unico scopo: durare nel tempo. Missione compiuta. Dai suoi originari 60 watt è passata a un consumo di appena 4 watt, ma continua a diffondere la sua luce calda, nonostante gli anni e i cambi di sede.
Sì, perché la lampadina ha anche viaggiato. Nel 1976, durante un trasferimento, fu trattata come una celebrità: scortata da polizia e pompieri, rimase spenta per appena 22 minuti. Anche un blackout di oltre nove ore nel 2013 non riuscì a fermarla. Al ritorno della corrente, si riaccese come se nulla fosse.
Cosa rende questo oggetto così speciale? Gli studiosi concordano: l’altissima qualità dei materiali e l’assenza totale di obsolescenza programmata sono le chiavi della sua longevità. Un concetto impensabile per molti dispositivi moderni, progettati per durare giusto il tempo della garanzia.
Oggi la Centennial Light è più di una lampadina: è un simbolo vivente della tecnologia che funziona, un’icona di resistenza e affidabilità che ha attirato l’attenzione di curiosi, ingegneri e musei di tutto il mondo. I vigili del fuoco di Livermore la custodiscono con orgoglio, pronti a proteggerla finché deciderà di restare accesa.
In un’epoca in cui tutto sembra destinato a consumarsi in fretta, quella fioca luce continua a brillare. E a insegnare, silenziosamente, che progettare bene può significare resistere per sempre.
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