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Sicurezza digitale in Italia sotto attacco: cosa sta succedendo?

Un’alleanza tra hacker filorussi e filopalestinesi paralizza banche e aziende

Sicurezza digitale in Italia sotto attacco: cosa sta succedendo?

Il 12 gennaio 2025, un nuovo attacco informatico ha colpito l'Italia, con i gruppi hacker NoName057(16) e Alixsec sotto i riflettori. I filorussi di NoName057(16) hanno lanciato una serie di attacchi DDoS contro banche, porti, aziende e piattaforme di gestione navale, causando disagi e paralizzando vari servizi. Banche come Intesa Sanpaolo e Monte Paschi, aziende come Vulcanair e Acque Veronesi, nonché i porti di Taranto e Trieste, sono stati tra gli obiettivi principali. Questo attacco segue una serie di attacchi precedenti, inclusi quelli a Malpensa e Linate, e riflette una crescente aggressività da parte di questi hacker.

Il 12 gennaio, gli hacker filopalestinesi di Alixsec hanno unito le forze con i NoName057(16), prendendo di mira i siti web di Olidata, Skillbill e Zucchetti. L’attacco è stato rivendicato sui canali Telegram del gruppo, con un messaggio che suggeriva di aver “dato un po’ di respiro ai siti italiani”. L’alleanza tra NoName057(16) e Alixsec segna una nuova fase nelle attività di questi hacker, che sembrano ora orientarsi verso collaborazioni internazionali.

Il cyber attacco di oggi è solo l'ultimo di una lunga serie iniziata il 26 dicembre 2024. Questi attacchi sembrano avere una motivazione politica, in particolare come risposta al sostegno della premier Giorgia Meloni al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Gli hacker hanno motivato le loro azioni con un messaggio che suggeriva che l’Italia dovesse concentrarsi sulla propria sicurezza informatica piuttosto che sulle questioni internazionali.

Il tipo di attacco utilizzato è il DDoS, o Distributed Denial-of-Service, una tecnica che inonda i server di un sito web con un enorme flusso di richieste, paralizzando il sito e impedendo l'accesso agli utenti reali. Anche se i DDoS non sono progettati per sottrarre dati, possono essere usati per danneggiare la reputazione di un'azienda o di un ente pubblico, come è accaduto con Intesa Sanpaolo, che ha visto i propri clienti impossibilitati ad accedere all'home banking.

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