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MOBILITA'
04 Febbraio 2025 - 13:15
Michele de Pascale
Non sono solo i cantieri a turbare il sonno - anzi, le giornate - dei bolognesi: ben peggiore è l'incubo del Passante che, trattandosi di un'opera in parte connessa coi lavori per la realizzazione molto dibattuta della nuova infrastruttura, potrebbe tardarne la realizzazione. E la conseguenza non sarebbe di poco momento, dato che, se gli utenti non riusciranno a salire sulle vetture prima del 31 dicembre 2026, il Comune perderebbe i fondi del Pnrr, trovandosi un buco nella cassa di circa 400 milioni di euro.
Per altro, è il pericolo che, da sempre, paventa il Comitato No Tram, animato da Andrea Spettoli e partecipato da centinaia di cittadini.
Questa situazione sta allarmado non poco gli amministratori locali, dopo il vertice romano di ieri, a cui hanno partecipato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e il presidente della Regione, Michele de Pascale. L'opera, al pari della Gronda di Genova, è considerata ancora una priorità di livello nazionale, ma non si sblocca il braccio di ferro con Autostrade sui costi dell'opera, lievitati enormemente negli ultimi anni.
Regione e Comune puntano i piedi sulla realizzazione integrale dell'opera, con l'allargamento della tangenziale-autostrada A14 più opere di adduzione e di mitigazione ambientale. Ma il tempo stringe e cresce il timore che, tra le due opere, il Governo possa puntare maggiormente sull'infrastruttura genovese.
Il Passante - secondo De Pascale - "quello che costa costa ed è un'opera che va fatta nella modalità e con l'accordo che è stato raggiunto con la città di Bologna": il cantiere "0" già partito "e che ha già creato disagi e problemi a Bologna" deve rappresentare solo il primo passo e non la pietra tombale del progetto.
De Pascale e il sindaco di Bologna Matteo Lepore ne hanno parlato anche stamane in Città metropolitana, dove ha fatto tappa il commissario per la ricostruzione post-alluvione Fabrizio Curcio per un incontro coi sindaci del bolognese. "Lepore mi rappresentava - spiega de Pascale - che ci sono degli interventi che sono totalmente interconnessi col lavoro che la città sta facendo sul tram - intersezioni sono previste, per esempio, a San Donnino e a Corticella -, quindi, siamo davanti a una complessità molto avanzata. Le compensazioni ambientali non sono un orpello ma parte integrante di quello che è stato definito insieme alla città".
De Pascale assicura che Salvini non ha fatto alcun cenno a progetti alternativi, come ad esempio quel Passante sud, tante volte proposto dal centrodestra locale. Del resto, secondo De Pascale, "in questo momento pensare di stravolgere il progetto significa decidere di non farlo, questo deve essere chiaro. Basta essere onesti intellettualmente".
Molto cauto Lepore. "Penso che il presidente de Pascale abbia già rappresentato molto bene la posizione del nostro territorio. L'opera va fatta, va finanziata. L'estate sta arrivando e aspetteremo che il Governo sblocchi questa discussione con Autostrade, penso che oltre non si possa andare per avere delle risposte".
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