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Katia e Ascanio: "Senza il GF non ci saremmo mai conosciuti"

Una delle coppie più celebri usciti dal reality di canale 5 ricorda con gioia i momenti di quell'edizione

Katia e Ascanio: "Senza il GF non ci saremmo mai conosciuti"

Katia e Ascanio

Nel panorama televisivo italiano, il Grande Fratello ha visto catalizzare l'attenzione delle famiglie ben prima dell'era "Vip", collezionando un successo che oggi appare ineguagliabile. Tra le sue pagine più memorabili, c'è sicuramente l'avventura che ha congiunto i destini di Ascanio Pacelli e Katia Pedrotti. Era il 2004 e, da quel momento, la coppia non si è mai separata. L'anno successivo hanno celebrato il loro matrimonio e attualmente sono genitori di Matilda e Tancredi, rispettivamente di 17 e 12 anni. Un incastro perfetto di eventi fortunati, come sottolineato dalla stessa Pedrotti in un'intervista doppia concessa alla rivista "Tv Sorrisi e Canzoni": «Se non ci fosse stato il GF, io, originaria di Chiesa Valmalenco, e Ascanio, residente a Roma, non ci saremmo mai incrociati». Pacelli avvalora ciò che molti avevano già intuito: l'autenticità del loro sentimento. Spiega infatti: «Le telecamere non hanno influito minimamente su di me. Cosa fai di diverso rispetto a quando conosci una persona normalmente? Lì, conosci una persona al contrario: la vedi la mattina quando si sveglia, ne scopri subito i difetti, le liti avvengono più facilmente... Una volta fuori, scopri solo aspetti positivi».

Tuttavia, l'inizio della loro storia non è stato dei più promettenti: «Io sono entrata nella Casa all'apertura della prima puntata, mentre lui è arrivato alla fine della serata. Non l'ho notato immediatamente». Ricorda Ascanio, uno degli ultimi partecipanti ad entrare quella sera: «Quando ho fatto il mio ingresso in Casa, ci trovavamo in sovrannumero rispetto ai letti disponibili. Dissi: “Nessun problema, dormirò sul divano, purché mi facciate riposare”. Indossavo una mascherina sugli occhi, poiché nel salone la luce rimaneva sempre accesa. Alle tre del mattino, lei è giunta in salone con altri e ha iniziato a fare rumore. Non dissi una parola, alzai la mascherina e le rivolsi uno sguardo severo». L'indifferenza, però, fu solo un effimero preludio a ciò che sarebbe seguito: «Ho iniziato a notarla per la sua fisicità, per il suo modo di porsi; aveva qualcosa di irresistibile. Giorno dopo giorno, rimanevo sempre più colpito dal suo modo di essere e dalla sua meravigliosa leggerezza. Ho avuto ragione: con Katia non ci si annoia mai. Ed è una madre straordinaria». D'altro canto, Katia è rimasta affascinata «dalla sua bellezza e dalla fisicità, elementi oggettivi. Ma successivamente mi ha colpito la sua determinazione e, col tempo, mi accorsi che mi piaceva sempre di più».


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