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Dazi USA, Italia in bilico: de Pascale critica la strategia del Governo

Il presidente dell’Emilia-Romagna accusa l’esecutivo di indecisione

Cristina Giancarlini

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31 Marzo 2025 - 19:26

Michele de Pascale

Michele de Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna, esprime preoccupazione per la politica italiana di fronte ai dazi imposti dagli Stati Uniti. Secondo lui, il governo fatica a rappresentare gli interessi nazionali, forse a causa di una vicinanza politica a Trump, che però non deve voler dire niente. I dazi americani colpiscono duramente settori chiave dell’economia italiana, dall’agroalimentare alla meccanica fino all’automotive, generando allarme tra le imprese. de Pascale invita alla prudenza per evitare un’escalation di ritorsioni commerciali, ma sottolinea che l’Italia deve spingere l’Europa a tutelare maggiormente i suoi interessi: Noi siamo la seconda manifattura d’Europa e dobbiamo incidere di più nelle scelte europee, non trattare da soli. Critica poi il governo per due errori: considerare la politica estera con logiche di schieramento e non basandosi sull’interesse nazionale, e non voler scegliere tra Europa e Stati Uniti. Noi siamo l’Europa, se non sappiamo scegliere rischiamo di non contare nulla, avverte. Infine, de Pascale esorta Bruxelles a considerare il peso dei dazi per l’Italia, molto più alto rispetto ad altri Paesi, e a difendere con decisione il comparto industriale italiano.  Se non vuoi perderti neanche una notizia, entra nel nostro canale WhatsApp! Clicca qui e ricevi in tempo reale le news più importanti di Bologna e provincia. Hai una segnalazione da fare? Scrivi direttamente alla redazione! Invia la tua segnalazione.

Michele de Pascale, presidente della Regione Emilia-Romagna, esprime preoccupazione per la politica italiana di fronte ai dazi imposti dagli Stati Uniti.
Secondo lui, il governo fatica a rappresentare gli interessi nazionali, forse a causa di una vicinanza politica a Trump, che però "non deve voler dire niente".
I dazi americani colpiscono duramente settori chiave dell’economia italiana, dall’agroalimentare alla meccanica fino all’automotive, generando allarme tra le imprese.
de Pascale invita alla prudenza per evitare un’escalation di ritorsioni commerciali, ma sottolinea che l’Italia deve spingere l’Europa a tutelare maggiormente i suoi interessi: "Noi siamo la seconda manifattura d’Europa e dobbiamo incidere di più nelle scelte europee, non trattare da soli".
Critica poi il governo per due errori: considerare la politica estera con logiche di schieramento e non basandosi sull’interesse nazionale, e non voler scegliere tra Europa e Stati Uniti. "Noi siamo l’Europa, se non sappiamo scegliere rischiamo di non contare nulla", avverte.
Infine, de Pascale esorta Bruxelles a considerare il peso dei dazi per l’Italia, molto più alto rispetto ad altri Paesi, e a difendere con decisione il comparto industriale italiano.

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