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Cucine Inclusive: quando l’impasto impasta tutti

A Bologna, pane, tradizione e socialità si intrecciano in un progetto che parla di mani, dignità e futuro condiviso

Associazione Panificatori di Bologna

Cucine Inclusive

C’è un lievito che fa crescere più del pane: quello della comunità. Succede a Bologna, nelle cucine dell’Associazione Panificatori di Bologna e Provincia, dove il profumo della farina si mescola a quello di una possibilità concreta. Si chiama “Cucine Inclusive” il progetto nato con il patrocinio di Confcommercio Ascom Bologna, che mette al centro la persona, ancor prima del mestiere. Un percorso che parte dall’impasto, ma arriva dritto al cuore delle relazioni umane.
Inclusione, formazione, tradizione e socialità non sono parole vuote, ma ingredienti reali di un’esperienza che coinvolge persone con disabilità o fragilità, formatori, panificatori, volontari, e tutta una rete di chi crede che il lavoro non sia solo produzione, ma anche dignità, crescita, legame.
“Non abbiamo inventato nulla”, racconta chi partecipa, “abbiamo semplicemente aperto la porta di un laboratorio e detto: vieni, siediti, impasta con noi”. E in quel gesto semplice è racchiusa la potenza di un progetto che, giorno dopo giorno, ha preso forma come un pane ben lievitato.
Ogni incontro è un intreccio. Le mani che impastano sono diverse, ma il gesto è lo stesso. C’è chi ha imparato a distinguere la consistenza giusta, chi ha raccontato una ricetta di famiglia, chi ha sorriso per la prima volta mentre stendeva un impasto. La cucina diventa così una piccola scuola di mestieri, di ascolto e di umanità.
La forza di Cucine Inclusive è nella sua semplicità: offrire competenze professionali nel settore della panificazione, ma anche restituire valore a chi troppo spesso viene escluso. Senza clamore, ma con costanza, come si fa con la lievitazione: pazienza, cura, tempo.
Il progetto ha coinvolto anche maestri panificatori, che si sono messi in gioco come formatori e come testimoni di un sapere antico. Le ricette tradizionali bolognesi non sono solo segreti di impasto, ma veri e propri strumenti di memoria collettiva.
“Abbiamo visto ragazzi e adulti trovare un posto, una voce, un ritmo”, dice uno degli organizzatori. “In cucina non ci sono differenze, ci sono compiti da fare, attenzioni da condividere. E la soddisfazione di sfornare qualcosa che prima non c’era”.
Il senso profondo di Cucine Inclusive non sta solo nei panini ben riusciti o nei biscotti dorati, ma nel fatto che ogni partecipante torna a casa con qualcosa in più: una nuova fiducia, una competenza, un amico. Ed è questo che rende il progetto replicabile, desiderabile, necessario.
In un’epoca che spinge spesso all’isolamento o all’efficienza esasperata, Bologna risponde con un gesto antico: impastare insieme. Con le mani nella farina e il cuore nel futuro.
Perché, questa volta, davvero, l’impasto impasta tutti.

Per saperne di più o partecipare al progetto
       Cucine Inclusive
è un’iniziativa promossa dall’Associazione Panificatori di Bologna e Provincia, con il patrocinio di Confcommercio Ascom Bologna.
Per informazioni, collaborazioni o per conoscere le prossime attività:
Emailascombo@ascom.bo.it
Telefono: +39 051 64 87 411
Sito webwww.ascom.bo.it
Sede: Via Caprarie 3, Bologna
Seguendo le iniziative dell’associazione, si scopre che la tradizione panificatoria può essere anche futuro, inclusione e bellezza condivisa.
E ogni forno, ogni laboratorio, può diventare un piccolo centro di rinascita quotidiana.
 

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