Cerca

MOTOR VALLEY

Tutte le notizie e i fatti direttamente dal cuore della Motor Valley

fatti e notizie

MOTOR VALLEY

POLITICA

Preziosa: "Un percorso che porti alle primarie civiche"

"Serve un fronte alternativo alla Sinistra e autonomo da questo Centrodestra"

Preziosa: "Un percorso che porti alle primarie civiche"

Giovanni Preziosa

A due settimane dalla proposta avanzata da Giorgia Gorza e da Una bologna che cambia, s'iniziano a registrare le prime reazioni all'iniziativa che, come hanno ben precisato coloro che l'hanno inscritta nell'agenda politica cittadina, ha come preciso obiettivo le prossime elezioni comunali, la sfida per il nuovo sindaco che si aprirà alla fine del mandato di Matteo Lepore. Con questa intervista, Giovanni Preziosa, leader cittadino di Indipendenza!, movimento che ha partecipato costantemente alle iniziative di Ubcc, valuta le prospettive concrete dell'ipotesi lanciata dalla nota associazione.

Preziosa, Ubcc e Gorza dicono che il Centrodestra nostrano sia insufficiente, se l'obbiettivo da centrare, col prossimo volto voto comunale, è quello di un radicale cambio nell'amministrazione di Bologna. Lo pensa anche lei?

"Non è che lo penso io, lo dicono i numeri. E la matematica, si sa, è spietata. Nelle ultime consultazioni che hanno visto i bolognesi andare al voto, complessivamente, Fratelli d'Italia, Forza Italia e Lega hanno raccolto a fatica il 26% dei consensi: per eleggere il sindaco, ne mancano esattamente altrettanti. Ai nastri di partenza, la sconfitta, a oggi, è garantita. Il che, ovviamente, pone un problema politico".

Quale problema, secondo Indipendenza!? 

"A fronte di quei numeri, va ricordato come il Centrosinistra vinca essenzialmente perché, a votare, anche qui, ormai si reca, a fatica, la metà degli aventi diritto. Lepore non è eletto dalla maggioranza dei bolognesi, ma da quella di coloro che hanno ancora un qualche interesse - di fiducia non mi sembra proprio il caso di parlare - a recarsi alle urne. Se c'è tanta sfiducia nei confronti della politica, anche quando si tratta di compiere la scelta per l'amministrazione delle città o della regione, il Centrodestra dovrebbe interrogarsi seriamente, sul perché non viene considerato una valida alternativa a chi comanda".

Lei una risposta se la sarà data?

"E la tengo per me, non tocca a noi risolvere i problemi interni ai partiti: noi dobbiamo pensare ai cittadini. E questo significa, appunto, avere maggiore e reale attenzione per quella ormai infinita miriade di comitati cittadini che sollevano problemi concreti e realmente vissuti come tali dalla gente comune e che non trovano soddisfazione nel confronto con chi governa la città, ma nemmeno un ausilio nel rapportarsi con le opposizioni ora presenti in consiglio comunale".

Sta dicendo che i consiglieri del Centrodestra sono incapaci di fare opposizione?

"Non loro, alcuni dei quali conosco personalmente e so essere volonterosi, ma i loro partiti. Guardi cosa è accaduto, per esempio, su Città 30: a Bologna il Centrodestra si è opposto, ma non è riuscito a ottenere, dal suo stesso governo, di impedire alla giunta di realizzare il progetto, pur avendo tutte le armi legittime per farlo. Anzi, se si vanno a leggere bene le carte, il Ministero ha finanziato  Città 30. I cittadini, in quello come in altri casi, hanno iniziato a sentirsi presi in giro: vengono sollecitati a firmare petizioni contro delibere di Bologna che vengono sostanziate dai soldi di Roma, ma è serietà, questa?"

Dunque, aderite al progetto illustrato da Gorza?

"Sicuramente, come abbiamo sempre fatto, ci confronteremo anche con lui e, se condivideremo le scelte di fondo, collaboreremo lealmente, come abbiamo già fatto, a un progetto, a quel punto, comune. Ma dobbiamo capire esattamente il percorso che s'intende fare. Noi, in proposito, qualche idea ce l'abbiamo".

E sarebbe? Di cosa si tratta?

"Penso che Gorza abbia agito perfettamente nei tempi giusti, per lanciare l'idea di un raggruppamento vasto e inclusivo delle istanze civiche emerse nei mesi e negli anni scorsi. Ora bisogna che si costituisca un tavolo dove, accettando la prospettiva di una partecipazione diretta alle prossime elezioni, tutte le realtà disponibili apportino contenuti di programma e organizzino le energie necessarie per una campagna elettorale, magari finalizzando questa prima parte d'impegno a un appuntamento inedito per chi non è di sinistra, a Bologna come altrove".

Quale sarebbe , questo appuntamento?

"Elezioni primarie tra i movimenti civici cittadini, magari da tenersi tra un anno, tra tutti coloro che, avendo contribuito costruttivamente a delineare il programma, la lista e gli strumenti elettorali, avendo già maturato la consapevolezza dell'importanza di concorrere tutti uniti, insieme, alle elezioni, esprimeranno anche delle personalità in gradi di condurre la battaglia per il rinnovo del sindaco in prima persona. Una scelta condivisa, nel percorso prima che nell'esito finale, che renda forti e concorrenti verso un unico obbiettivo, e non più concorrenziali tra loro, tutte le realtà non omologate di Bologna".

Ultima domanda: una componente alternativa sia al Centrosinistra sia al Centrodestra?

"Sarei più preciso: alternativa al Centrosinistra, che qui governa e governa male; e autonoma dal Centrodestra, nel senso che, al primo turno, dovrebbe avere l'obbiettivo - siamo partiti da lì, in questa intervista - di recuperare all'impegno amministrativo, dall'area dell'astensione, quelle parte di Bologna sfiduciata, in una misura tale da imporre ai partiti dell'opposizione politica di convergere loro su questa proposta, piuttosto che il contrario. Per aumentare in questo modo le possibilità di vincere la sfida".

Se non vuoi perderti neanche una notizia, entra nel nostro canale WhatsApp!  

Clicca qui e ricevi in tempo reale le news più importanti di Bologna e provincia.

Hai una segnalazione da fare? Scrivi direttamente alla redazione! Invia la tua segnalazione.

Commenti scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su

Caratteri rimanenti: 400

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter