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Traversara, le immagini dell'alluvione IL VIDEO

Domani è ancora zona rossa. Le persone sono senza corrente

Traversara, una piccola frazione del comune di Bagnacavallo, è stata travolta dall’acqua durante la notte tra mercoledì e giovedì. L’argine del fiume Lamone, gonfiato da piogge torrenziali, è crollato, causando un’inondazione che ha colpito le case e sommerso le strade. I residenti, quasi un migliaio, sono stati evacuati dalle squadre di soccorso della Croce Rossa e dai vigili del fuoco, utilizzando elicotteri e gommoni. La paura è che il fango asciughi prima che le case siano state svuotate dall'acqua.

 

“Alle 5 del mattino l’acqua ha sfondato la porta di casa di un mio amico, e non è riuscito più a chiuderla”, racconta un residente a Ravenna ma proprietario di una casa a Traversara, anch’essa allagata. Nonostante l’ironia sul mancato invito a cena, il suo amico si trova bloccato al piano più alto della sua abitazione, dopo che l’acqua ha invaso i due appartamenti al piano terra.

Per Bagnacavallo, comune di circa 16.500 abitanti, questa è la prima alluvione di tale gravità. Le alluvioni precedenti, tra cui quelle del maggio 2023, avevano causato solo lievi tracimazioni del Lamone. “Non ci aspettavamo una cosa del genere,” ammette Enrica che a Traversara vive da anni, spiegando come la protezione civile avesse avvertito la popolazione di evacuare o di rifugiarsi ai piani superiori. Molti, però, avevano sottovalutato la situazione, fiduciosi che gli argini avrebbero retto.

Con un terzo del comune di Bagnacavallo ora sott’acqua, la devastazione è evidente. A Traversara, dove vivono circa 900 persone, la pioggia ha finalmente cessato, ma i danni sono incalcolabili. “La priorità ora è mettere in sicurezza le persone”, spiega il sindaco Matteo Giacomoni mentre i soccorritori, che lavorano incessantemente per fornire assistenza agli sfollati. “Solo dopo penseremo agli edifici e al ripristino degli argini dei fiumi. Non si potrà tornare nelle case finché non sarà tutto sistemato.”

Mentre elicotteri continuano a sorvolare la zona, l’intera comunità si trova in uno stato di attesa, con la speranza che i lavori di recupero possano presto restituire un minimo di normalità a una zona duramente colpita.

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