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Spaccio a Bologna

Spaccia ai domiciliari: 55enne recidivo torna in carcere dopo un mese dalla condanna

Agapito Seno, condannato a 4 anni per spaccio di shaboo, è stato sorpreso di nuovo a vendere droga mentre era ai domiciliari

Spaccia ai domiciliari: 55enne recidivo torna in carcere dopo un mese dalla condanna

Foto d'archivio

Il 31 luglio aveva ricevuto una condanna a 4 anni e 3 mesi in primo grado e si trovava agli arresti domiciliari. Ma Agapito Seno, 55enne di origine filippina, ha ricominciato subito a spacciare lo shaboo, una droga sintetica simile alle metanfetamine, particolarmente diffusa nella comunità filippina.

L'uomo era stato arrestato il 2 luglio per spaccio di shaboo. La sua tecnica di vendita era stata definita dal giudice come "fast drug", un gioco di parole per richiamare il "fast food". L'uomo infatti aveva creato un vero e proprio laboratorio di droga nel bagno del seminterrato della sua abitazione a Casalecchio. Da una finestra affacciata sulla strada, chiusa da una grata e alcune assi di legno fatte su misura, spacciava la droga tramite un piccolo pertugio lasciato aperto ad arte. I clienti non lo vedevano mai in faccia, mentre lui poteva osservarli comodamente.
Il 31 luglio era stato condannato a quattro anni e tre mesi di reclusione, una multa di 20mila euro e l'ordine di espulsione dall'Italia. Il suo legale aveva impugnato la sentenza rilevando "vizi motivazionali". Ma Seno ha ricominciato a spacciare dopo meno di due settimane: i fatti contestati si sono verificati tra l'11 e il 16 agosto. L'uomo, ospitato per i domiciliari dalla sorella ignara di tutto, ha approfittato dell'assenza della donna per riprendere l'attività di spaccio. La polizia del commissariato Santa Viola, che aveva continuato a monitorarlo, ha notato un viavai di personaggi sospetti che portavano al 55enne varie sostanze, risultate poi essere ingredienti per sintetizzare lo shaboo.

Lo scorso venerdì 23 agosto gli agenti si sono presentati a casa della sorella di Seno. L'uomo avrebbe provato a fingere di non essere presente, aggravando così la sua posizione. La polizia ha sequestrato parte del materiale sospetto trovato nell'abitazione e ha portato il 55enne nel carcere della Dozza.

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