Reggio Emilia, 54enne padre di famiglia si toglie la vita in carcere: è successo ieri sera

un detenuto di 54 anni di origine marocchina si è tolto la vita. L'uomo, padre di due figli, era in cella di isolamento al momento del suicidio, avvenuto intorno alle 22.40. Le ragioni per cui si trovava in isolamento non sono ancora state chiarite. E' il settimo caso di suicidio carcerario in Emilia-Romagna dall'inizio dell'anno e il 67esimo a livello nazionale, secondo quanto riferito dal consigliere regionale Federico Amico, presidente della commissione Parità e diritti delle persone in Regione Emilia-Romagna. Amico ha descritto la notizia come "pessima" e ha sottolineato l'urgenza di affrontare quella che ha definito una "epidemia" di suicidi nelle carceri italiane: "Come andiamo ripetendo da tanto, troppo tempo, questa epidemia va fermata".

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La situazione è diventata ancora più pericolosa quando l'uomo ha raccolto alcuni cocci di ceramica

In risposta all'accaduto, Amico ha annunciato una visita al carcere reggiano di via Settembrini nel primo pomeriggio, insieme al Garante regionale dei detenuti, Roberto Cavalieri. L'obiettivo è quello di fare luce sulle circostanze del suicidio e di verificare le condizioni all'interno della struttura. Il carcere della Pulce era già stato al centro delle cronache recenti per un altro grave episodio. Ad aprile 2023, dieci agenti della struttura sono finiti sotto processo con accuse di tortura, lesioni e falso ideologico in atto pubblico aggravati. Le accuse si riferiscono al pestaggio di un detenuto tunisino di 43 anni, che, a seguito delle violenze subite, si era procurato delle ferite ai polsi utilizzando i cocci dei sanitari della cella per richiedere le cure mediche di cui aveva bisogno. Le violenze erano state riprese dalle telecamere interne dell'istituto.