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Virginia, la febbre altissima e la corsa in ospedale: i medici le davano 12 ore di vita

Dopo le amputazioni degli arti, è stata avviata una raccolta fondi per la mamma che vive in provincia di Forlì

Virginia, la febbre altissima e la corsa in ospedale: i medici le davano 12 ore di vita

Era una notte come tante altre, ma per Virginia, panettiera di 41 anni di Fratta Terme e madre di due bambini, quella notte segnò l’inizio di una battaglia inaspettata e drammatica. Una febbre altissima che non accennava a diminuire portò al ricovero d’urgenza in Rianimazione all’ospedale Morgagni di Forlì, dove le venne diagnosticato uno shock settico causato da un’infezione da pneumococco. La situazione si aggravò rapidamente, il suo corpo iniziò a cedere e poche ore dopo Virginia entrò in coma.

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I medici, di fronte a una patologia tanto rara quanto aggressiva, si trovarono costretti a preparare la famiglia al peggio, concedendole non più di 12 ore di vita. Ma Virginia non era pronta a lasciarsi andare. La sua determinazione a vivere, alimentata dall’amore per i suoi figli, Lucrezia e Filippo, la portò a combattere contro ogni previsione. Dopo un lungo e doloroso decorso, il 5 luglio fu dichiarata fuori pericolo e trasferita in riabilitazione. Tuttavia, la malattia ha lasciato cicatrici profonde, non solo nell’anima ma anche nel corpo. Il mancato afflusso di sangue alle estremità ha reso inevitabile l’amputazione di entrambe le gambe, dell’avambraccio sinistro e di quasi tutte le dita della mano destra, tranne la falange del pollice. "Virginia non ha solo perso gli arti - racconta Marta, cugina di secondo grado - ma anche alcune parti della pelle del viso. Eppure, ciò che colpisce è la sua incredibile voglia di vivere, il suo ottimismo e il sorriso che, nonostante tutto, continua a regalare ogni giorno ai suoi bambini".

Virginia si trova ancora in ospedale, impegnata in un percorso di riabilitazione lungo e difficile. Le sue giornate sono scandite tra il letto e la carrozzina, ma il suo sguardo è rivolto al futuro, a quel momento in cui potrà tornare a una vita quanto più possibile normale grazie a protesi all’avanguardia. Queste protesi, però, hanno un costo elevato, che va oltre le possibilità della famiglia.

Per questo motivo, la comunità di Fratta Terme si è mobilitata. La famiglia di Virginia, in collaborazione con l’associazione Calcio di Fratta Terme, dove gioca la piccola Lucrezia, e la Pro Loco del paese, ha lanciato una raccolta fondi sulla piattaforma “Rete del dono”. L’obiettivo è ambizioso, ma la solidarietà non si è fatta attendere: quasi 200 donatori hanno già contribuito, ma servono ancora molti aiuti per raggiungere la cifra necessaria.

"Ogni contributo, anche piccolo, può fare la differenza" è l’appello lanciato dai promotori dell’iniziativa. Chiunque voglia sostenere Virginia in questa difficile battaglia può accedere alla piattaforma e fare la propria donazione, certi di partecipare a una causa che rappresenta la forza e la resilienza di una donna che, nonostante tutto, non ha mai smesso di sorridere: https://www.retedeldono.it/iniziativa/lucianomattarelli/un-nuovo-inizio-virginia

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