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Alluvionati in piazza a Budrio: "Non abbiamo più soldi da investire per le ricostruzioni"

Residenti, imprenditori e agricoltori protestano contro l'assenza di risposte e aiuti dopo l'ennesima alluvione

Alluvionati in Piazza a Budrio: "Regione e Città Metropolitana, Dove Siete?"

"Ogni volta che piove, anche solo con poche gocce di acqua, noi abbiamo paura". È questo il grido di dolore che si leva dalla piazza Quirico Filopanti, dove più di un centinaio di persone si sono radunate per manifestare pacificamente. Residenti, imprenditori e agricoltori, uniti dalla stessa tragica esperienza, hanno visto le loro vite spazzate via dall'acqua per la terza volta, dopo le alluvioni del 2019 e di maggio 2023.

Il malcontento e la preoccupazione sono palpabili tra i manifestanti. "C'è gente che ha vissuto qui per una vita senza passare tutto questo. Ora ci spieghino perché adesso ogni volta che piove siamo messi così. Non abbiamo più dove vivere, come lavorare e neanche i soldi da investire per ricostruire tutto di nuovo", afferma un residente con la voce rotta dalle lacrime. La rabbia spesso sfocia nella commozione per tutto quanto è stato perso, di nuovo, a poco più di un anno dall'ultima alluvione.




"Le nostre case non sono espropri! Fanno parte di un piano regolatore ben preciso: quindi chi ha permesso di far vivere persone in una zona che non è sicura? Perché scommettere sulla nostra pelle? Basta. Ora vengano a dirci di chi è la colpa e perché queste cose sono accadute e continuano a verificarsi", continua un altro manifestante. Le parole sono cariche di frustrazione e di una richiesta di giustizia che sembra non trovare risposta.


"Nessuno ci ha chiamato dalle istituzioni e quando abbiamo chiesto informazioni noi ci è stato detto di attenerci alle ordinanze del comune, ora per ora. Nessuno che ci sia venuto ad aiutare o a sapere come stessimo. Regione dove sei? Città Metropolitana, c'è nessuno? E non è questione di polemica contro un partito nello specifico. È una polemica contro chi doveva fare e non ha fatto", conclude un imprenditore, sintetizzando il sentimento comune di abbandono.




Nonostante tutto, la comunità di Budrio dimostra una grande solidarietà. "Siamo tutti nella stessa barca, e dobbiamo aiutarci a vicenda", dice un residente. Questa solidarietà è forse l'unico raggio di luce in una situazione altrimenti drammatica. Ma non può bastare. È necessario che le istituzioni facciano la loro parte, e lo facciano in fretta.


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