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ALLUVIONE
24 Settembre 2024 - 14:24
"Non possiamo più aspettare e da oggi ci muoviamo da soli". Massimo Isola, sindaco di Faenza, non usa mezzi termini. Dopo la terza alluvione che ha colpito la città, la pazienza è finita. In una lettera al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il sindaco annuncia il cambio di rotta: via con le misure unilaterali. “Abbiamo già i nostri tecnici sul territorio”, dichiara senza mezzi termini, deciso a non aspettare più le soluzioni che il Ministero tiene ferme da mesi.
Il problema sul tavolo? La messa in sicurezza del torrente Marzeno, bloccata a febbraio nei corridoi del potere. “Stiamo contrattando coi proprietari dei terreni e cominceremo i lavori intorno a via Cimatti”, afferma con determinazione. Ma c’è di più: il sindaco non nasconde la delusione per l'assenza della struttura commissariale, da cui, fino ad oggi, “non è arrivata neanche una telefonata”.
Isola è chiaro: Faenza non può farcela da sola. “Contiamo sui fondi di somma urgenza e sull’ordinanza 13 bis”, spiega, ma sottolinea come il comune abbia deciso di partire subito, anche senza certezze. La speranza è che gli aiuti bloccati dal Governo arrivino presto, perché, come ammette senza giri di parole: “Il Comune da solo non ce la fa”. E mentre Roma sembra ignorare il grido di aiuto, Faenza si rimbocca le maniche. Novità importanti anche per le famiglie colpite dalle alluvioni: il Comune ha stanziato 10mila euro a fondo perduto per ogni nucleo che ha subito almeno due inondazioni al piano terra. Una boccata d'ossigeno per chi si è visto la casa invasa dal fango, un aiuto “ad ampio spettro” per coprire mutui, bollette e altre necessità immediate.
Il sindaco non si tira indietro nemmeno quando si parla di errori. "Avremmo dovuto fare di più", ammette Isola. La sua amministrazione si è attenuta alle prassi standard, ma forse avrebbe dovuto “stressare un sistema incapace di risolvere i problemi”. Ora, quella lezione è stata imparata. La rabbia dei cittadini è la sua, il dolore lo condivide con loro: “Il nostro obiettivo è usare questa rabbia per far capire alle istituzioni che servono interventi concreti e rapidi”.
Intanto, in città i lavori proseguono senza sosta. La squadra comunale, “super attiva” grazie all'esperienza maturata nelle alluvioni precedenti, sta affrontando con rapidità le criticità. “Contiamo di recuperare via Cimatti entro il fine settimana”, promette il sindaco. Lavorano gomito a gomito Protezione civile e i famosi “angeli del fango”, volontari che si sono rivelati essenziali nelle operazioni di ripristino.
E mentre il sindaco ringrazia tutti per lo sforzo comune, c’è un obiettivo chiaro all’orizzonte: riconquistare il territorio e tornare, almeno in parte, alla normalità.
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