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Alluvione in Romagna: Confindustria chiede interventi straordinari per evitare la desertificazione

Roberto Bozzi lancia l'allarme: "Opere urgenti con procedure straordinarie, come per il rigassificatore"

Alluvione in Romagna: Confindustria chiede interventi straordinari per evitare la desertificazione

La recente ondata alluvionale che ha colpito la Romagna ha riacceso il dibattito sulla necessità di interventi urgenti per mettere in sicurezza il territorio. Roberto Bozzi, presidente di Confindustria Romagna, ha espresso preoccupazione per il futuro della regione, sottolineando che senza un cambio di passo, la Romagna rischia la desertificazione.



"Se la Romagna non cambia passo, rischia la desertificazione". Con queste parole, Roberto Bozzi ha lanciato un grido d'allarme dopo l'ennesima alluvione che ha colpito la regione. Bozzi ha espresso solidarietà a coloro che sono stati colpiti dalla recente calamità e ha evidenziato l'importanza di mappare la situazione nelle imprese associate, come già fatto nel 2023. "I danni finora registrati nelle industrie sono minori dell’anno scorso, ma la nostra preoccupazione aumenta", ha affermato Bozzi, sottolineando che il territorio non può essere messo in sicurezza solo con l'introduzione di obblighi, ma attraverso la realizzazione di opere urgenti.


Bozzi ha richiamato l'attenzione sul fatto che le opere urgenti devono essere realizzate con procedure straordinarie, simili a quelle adottate per il rigassificatore. "Non possiamo permetterci le tempistiche consuete, i dieci o quindici anni canonici. Al ritmo delle alluvioni 2023 e 2024, in dieci anni avremo avuto altre sei o sette eventi calamitosi: chi resterebbe su queste terre a lavorare o a vivere? Chi investirebbe risorse ed energie?", ha domandato retoricamente Bozzi.




Il presidente di Confindustria Romagna ha anche affrontato il tema delle assicurazioni, sottolineando che non è sufficiente assicurarsi per risolvere il problema. "Non è un tema di assicurarsi o meno, o potersi permettere di assicurarsi, è un grande tema di competitività e futuro di un territorio intero", ha dichiarato Bozzi. Le assicurazioni, infatti, risarcirebbero solo i danni materiali, ma non i danni intangibili o indiretti come il fermo produttivo. "Se non agiamo subito, se non cambiamo passo, la Romagna davvero rischia la desertificazione", ha ribadito Bozzi, ringraziando il presidente di Confindustria Emanuele Orsini per la vicinanza e il supporto.


In risposta alla situazione critica, le banche hanno introdotto provvedimenti per sostenere le famiglie alluvionate, tra cui mutui agevolati e la sospensione delle rate. Questi interventi mirano a fornire un sollievo immediato alle famiglie colpite, ma non risolvono il problema strutturale della sicurezza del territorio.


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