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Rivoluzione nel car-sharing a Bologna: via libera a nuove licenze e scooter elettrici

Bologna apre le porte a nuovi operatori di car-sharing, introducendo scooter elettrici e limiti di velocità automatici

Rivoluzione nel car-sharing a Bologna: via libera a nuove licenze e scooter elettrici

Bologna si prepara a una trasformazione radicale nel settore del car-sharing, un cambiamento che promette di ridefinire la mobilità urbana sotto le iconiche torri della città.
La delibera approvata dal Comune prevede l'eliminazione del tetto massimo di operatori, aprendo così il mercato a nuove realtà pronte a investire nella mobilità sostenibile. Le nuove licenze, della durata di tre anni (2025-2027), offriranno spazio a mezzi ibridi e di ultima generazione, con un'attenzione particolare agli scooter elettrici. "Non stiamo facendo una gara, ma un bando", sottolinea l'assessore comunale Valentina Orioli, specificando che gli operatori dovranno soddisfare requisiti stringenti, tra cui una flotta minima di 50 veicoli all'inizio, che dovrà crescere a 200 a regime.



Una delle novità più discusse è l'introduzione di auto impostate per rispettare automaticamente il limite di velocità di 30 chilometri orari, un'idea promossa da Simona Larghetti, consigliera comunale di Coalizione Civica. Questo sistema, noto come 'Intelligent Speed Assistance' (ISA), potrebbe diventare obbligatorio per le auto prodotte dopo il 2025, secondo le direttive dell'Unione Europea. Orioli lo definisce "un esperimento interessante", aprendo alla possibilità di discuterne ulteriormente in commissione.

Nonostante l'entusiasmo per le nuove prospettive, l'opposizione esprime scetticismo. Manuela Zuntini (FdI) e Samuela Quercioli (Bologna Ci Piace) sollevano dubbi sulla rimozione del limite massimo di operatori e sull'impatto che questo potrebbe avere sulla sosta e sulla disponibilità di colonnine di ricarica elettrica. Giulio Venturi della Lega critica l'idea del limite di 30 orari, definendola "poco sensata" e preoccupandosi per un uso della tecnologia che potrebbe non essere necessario.

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