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Federmeccanica: no agli aumenti per i metalmeccanici. Ecco perché

Impatto delle politiche ESG sui lavoratori: sostenibilità e benefici economici a confronto con le richieste sindacali

Federmeccanica: no agli aumenti per i metalmeccanici. Ecco perché

Brutte notizie per i lavoratori. Federmeccanica dice no agli aumenti salariali per i metalmeccanici. Gli effetti e i risultati del modello già in essere, con adeguamenti retributivi dei minimi di garanzia pari a 310 euro riconosciuti nella vigenza del contratto (2021-2024), “non hanno precedenti ed eguali” dicono, secondo quanto riporta Askanews.

I sindacati chiedono invece incrementi mensili sui minimi tabellari pari a 280 euro a regime. Ma la federazione che riunisce le aziende metalmeccaniche fa muro: “Tutte le garanzie e i benefici previsti nell’ultimo contratto vengono confermati in questa proposta che aggiunge ulteriori trattamenti migliorativi: più sostenibilità, più solidarietà, più tutele, più inclusione, più benefici economici". L’idea della aziende metalmeccaniche è di puntare soprattutto sul secondo livello di contrattazione, con l’obiettivo di “realizzare il primo contratto nazionale in chiave Esg, così che l’adempimento della norma contrattuale diventi esso stesso un’azione utile per realizzare standard qualificati ai fini Esg”.

Esg sta per Enviromental, Social, Governance: significa che le aziende puntano al bilancio sostenibile, che aumenta il rating, ossia la reputazione anche in termini di solidità, dell'impresa, dando un impatto dal punto di vista finanziario. Quali siano i benefici per i lavoratori, invece, è ancora da sperimentare per lo meno nel settore metalmeccanico. 

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