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La tragedia
24 Ottobre 2024 - 18:45
La città di Bologna è avvolta in un velo di tristezza e incredulità dopo la tragica scomparsa di Lorenzo Cubello e Fabio Tosi, vittime dell'esplosione avvenuta presso la Toyota Handling di Borgo Panigale. Due giovani vite spezzate in un istante, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori di amici, familiari e colleghi.
"Era un ragazzo d’oro", così Paolo Frassinella ricorda Lorenzo Cubello, 37 anni, con cui ha condiviso momenti indimenticabili dell'infanzia. "Abbiamo tanto riso, cantato e giocato insieme: abbiamo fatto i ragazzi, insomma. Lui doveva essere l’ultimo della lista", racconta Frassinella, la voce rotta dall'emozione.
Fabio Tosi, 34 anni, era più di un collega per molti. "Eravamo sempre insieme dalle scuole superiori", ricorda il suo migliore amico, che con insistenza lo aveva convinto a lavorare insieme. "Era il mio superiore", aggiunge, sottolineando un legame che andava oltre le gerarchie lavorative.
Un altro collega, che ha avuto la fortuna di uscire prima dal lavoro quel giorno, esprime la sua incredulità: "Ero qui, ma ho chiesto un permesso e sono uscito prima. Ho appreso dopo la notizia: sono incredulo. Ci conoscevamo da anni. Oltre al lavoro, abbiamo fatto altre cose insieme", racconta ricordando i momenti condivisi con Fabio. "L’ho incontrato in bagno mentre stavo uscendo: ci siamo salutati. Non mi sembra possibile", continua, cercando di dare un senso a un evento che sembra sfuggire a ogni logica.
Mentre si cerca di elaborare il lutto, emergono inevitabilmente domande sulla sicurezza sul lavoro. "Nessun luogo di lavoro è immune", afferma il collega, consapevole che ora si dovranno fare tutte le considerazioni del caso. Si parla di un compressore come possibile causa dell'esplosione, ma le indagini sono ancora in corso e si attendono ulteriori conferme.
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