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La tragedia
24 Ottobre 2024 - 11:40
Numerose persone e altrettanti mazzi di fiori adornano il muro esterno della Toyota Material Handling di Bargellino, nei pressi di Bologna, luogo del tragico evento avvenuto ieri, in cui due lavoratori hanno perso la vita a seguito di un'esplosione, mentre altri 11 sono rimasti feriti, uno dei quali in condizioni critiche. Sin dalle prime ore del mattino, nonostante la pioggia, più di cinquanta persone si sono radunate davanti ai cancelli dell'azienda per rendere omaggio ai colleghi scomparsi, unendosi nel ricordo delle vittime del tragico incidente.
Durante la Biennale dell'Economia di Legacoop, il segretario della CGIL, Maurizio Landini, ha commentato l'accaduto: "Se pensiamo che questo è avvenuto in un'azienda come Toyota, vorrei ricordare che 20-30-40 anni fa il metodo Toyota era riconosciuto a livello mondiale per l'avanguardia e per l'assenza di infortuni e morti". Landini ha aggiunto: "Si è affermato in questi anni un modello imprenditoriale che rappresenta un costo anziché un vincolo. In un Paese come il nostro, con tre morti al giorno, continuiamo ad assistere a un aumento senza precedenti di infortuni e patologie lavorative e a provvedimenti burocratici inefficaci. Occorre un nuovo modello di impresa, centrato sul lavoro e sulla persona."
L'esplosione, probabilmente innescata da un compressore, ha causato il crollo di una parte di un capannone nel tardo pomeriggio a Bologna, città già fortemente colpita dalle recenti inondazioni. Le vittime, Lorenzo Cubello di 37 anni e Fabio Tosi di 34 anni, erano entrambi cittadini bolognesi. La Toyota Material Handling, situata nella zona periferica di Borgo Panigale, è una delle aziende di punta del distretto meccanico di Bologna, specializzata nella produzione di carrelli elevatori e conta circa 850 dipendenti.
La procuratrice aggiunta di Bologna, Morena Piazzi, assieme alla pm titolare dell'indagine, Francesca Rago, si è recata presso lo stabilimento della Toyota Material Handling per un sopralluogo. A supportare le autorità giudiziarie, erano presenti il comandante del nucleo investigativo dei carabinieri, Claudio Gallù, vigili del fuoco e personale dell'ASL. Sul posto era presente anche il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che ha definito l'incidente "l'ennesima strage sul lavoro".
Gian Pietro Montanari della Fiom-Cgil ha dichiarato: "Questa non è l'azienda peggiore del mondo, tuttavia bisogna verificare se le procedure di manutenzione siano state adeguate. In passato si sono già svolti scioperi, l'ultimo per nuovi strumenti da collaudare. In precedenza vi fu anche un incendio nel reparto verniciatura."
In risposta all'esplosione allo stabilimento Toyota Material Handling di Borgo Panigale, che ha culminato nella tragica morte di due lavoratori, i sindacati Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil di Bologna hanno proclamato uno sciopero dell'intero settore metalmeccanico, previsto per venerdì 25 ottobre, col motto 'Basta morti sul lavoro'. In una nota congiunta, hanno dichiarato: "Per il nostro territorio è l'ennesima strage di quest'anno. La tragedia alla Toyota richiama drammaticamente l'attenzione sulla sicurezza in fabbrica. Toccherà agli organi ispettivi e alla magistratura fare chiarezza sull'accaduto. Alle famiglie delle vittime esprimiamo il nostro più sincero cordoglio e vicinanza."
Fiom, Fim e Uilm insistono: "Ancora una volta dobbiamo dire basta alla strage quotidiana di lavoratori e lavoratrici che escono di casa per lavorare e non vi ritornano. Come lavoratori e cittadinanza - concludono - non possiamo banalizzare la logica della tragica 'fatalità'."
Parallelamente, anche il Sindacato generale di base-Sgb ha indetto "un'azione di sciopero di 24 ore per tutti i lavoratori dei settori pubblici e privati dell'area metropolitana di Bologna" nella stessa giornata di venerdì.
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