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Bologna
24 Ottobre 2024 - 16:00
Ritrovamento shock a Bologna: un chilo di ketamina emerge dalle macerie dell' alluvione
Ciò che l'acqua e il fango non hanno sommerso o distrutto è stato trascinato via dai fiumi e dai torrenti che si sono ingrossati, sotto i portici di Bologna così come in molte altre delle aree colpite dall'alluvione di sabato 19 ottobre. Vecchi giocattoli di plastica, vestiti accumulati, attrezzature sportive e valigie vuote in attesa del loro prossimo viaggio: l'acqua del Ravone, che ha invaso i garage e le cantine nella zona tra via Saragozza e via Andrea Costa, ha portato a galla ricordi e beni personali, inclusi oggetti che avrebbero dovuto rimanere nascosti agli occhi di tutti.
Marco, un volontario della Croce Rossa, è ben consapevole di questa situazione, giunto immediatamente nelle prime ore dopo l'emergenza dal Piemonte per supportare le persone alluvionate di Bologna. È la mattina del 20 ottobre, e finalmente la pioggia è cessata, ma una gran parte della città è rimasta sommersa. Nei piani bassi e nei sotterranei degli edifici tra via Saragozza e via Andrea Costa, dove l'acqua scura del Ravone ha inghiottito mezzo quartiere, sono state effettuate verifiche per assicurarsi che nessuno sia rimasto intrappolato e sono stati messi in funzione i sistemi di pompaggio.
Tra i vari oggetti che galleggiavano in un androne di un garage condominiale, un elemento scuro ha catturato l'attenzione di Marco. Da lontano, nel buio degli spazi sotterranei allagati, avrebbe potuto sembrare un piccolo pallone ancora gonfio, un giocattolo dimenticato da qualche bimbo. Tuttavia, quando il volontario della Croce Rossa lo ha afferrato e esaminato da vicino, si è resoconto che non si trattava affatto di una palla.
Si trattava di un involucro di plastica nera, sigillato con cura da un nastro adesivo, con una piccola apertura sulla parte superiore attraverso la quale si intravedeva della polvere bianca all'interno.
La piena del torrente Ravone ha portato alla luce un panetto di droga del peso di oltre un chilo. Marco si è premurato di consegnarlo ai primi agenti di polizia che ha incontrato sul luogo, due vigili urbani del Comune di Bologna. È difficile risalire a chi appartenesse il pacchetto, dato che galleggiava nell'area comune dei sotterranei del condominio. Ed è altrettanto improbabile che il proprietario, accortosi della scomparsa, si presenti all'amministrazione per reclamare ciò che ha perso.
Lunedì 21 ottobre sono arrivate le analisi di laboratorio: il sacchetto di plastica nera, ritrovato immerso da un volontario della Croce Rossa, conteneva oltre un chilo di ketamina, nota come la "droga dei rave", che negli ultimi anni — soprattutto dopo la pandemia — si è diffusa sempre più nei club e nelle discoteche, anche tra i giovani. Ora la sostanza è stata sequestrata. Il suo proprietario, oltre a dover affrontare i danni dell'alluvione, rischia di trovarsi presto a fronteggiare problemi ben più seri.
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