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Migliaia di ricordi nel fango: «Così ridò vita alle foto di mamma e papà»

Chiara Badiali Piana trasforma la sua casa in un laboratorio per restaurare cinquant'anni di ricordi fotografici

Migliaia di Fotografie nel Fango: La Missione di Chiara per Salvare i Ricordi di Famiglia

Chiara Badiali Piana

Un progetto per recuperare cinquant'anni di fotografie dei genitori defunti. L'idea di un archivista dopo l'inondazione: "Quegli album racchiudono tutta la loro esistenza."

Una casa colma di fotografie. Sparse sul letto, sul tavolo del salotto e persino nel forno della cucina. Migliaia di immagini che rappresentano i ricordi più cari per Chiara Badiali Piana riguardo ai suoi genitori. L'inondazione che ha colpito Lavino di Mezzo rischia di cancellarle per sempre. Per proteggere questo patrimonio dal fango e dall'acqua, l'archivista 38enne della Fondazione Mast di Bologna ha trasformato la casa di famiglia in un laboratorio di restauro artigianale, con l'aiuto di colleghe e amici.

"Quando l'acqua del torrente ha invaso la cantina, non ci ho pensato due volte - racconta Chiara - e mi sono precipitata a recuperare gli album e le scatole che contenevano le diapositive." Sono oltre 3mila, a cui si aggiungono innumerevoli negativi e foto analogiche. Un patrimonio prezioso che copre gli anni '60 fino ai primi anni 2000, rappresentando quasi mezzo secolo della vita di mamma Angela e papà Gianni, entrambi recentemente scomparsi. "È stato papà a trasmettermi la sua passione per la fotografia, che ora è diventata anche il mio lavoro." La madre giovane che sorride all’obiettivo, il Carnevale con tutta la famiglia, un ritratto del fratello da bambino e una foto del padre con la sua bambina in braccio sono solo alcuni dei momenti immortalati in tutte le stanze.

Chiara è sostenuta dal compagno, dai suoi colleghi del Mast, tra cui una restauratrice che ha lavorato al Moma di San Francisco, dagli amici e dai parenti. Ogni giorno si incontrano per pulire diapositive, pellicole e foto, mettendole ad asciugare grazie a ventilatori e stufette elettriche. È una lotta contro il tempo: "Bisogna togliere il fango il prima possibile - spiega - altrimenti rischiano di danneggiarsi irreparabilmente." Chiara vive a Bologna in via Andrea Costa, una delle aree più colpite dall'esondazione dei corsi d’acqua, sebbene i danni maggiori si siano verificati a Lavino. Vedere i ricordi familiari distrutti è doloroso: "Non auguro a nessuno del mio settore di provare questa esperienza," conclude. Tuttavia, non si arrende, proprio come tutte le persone che stanno lavorando instancabilmente per salvare, oltre alla propria casa, anche i frammenti della loro storia personale.

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