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LA RICHIESTA DEI LAVORATORI

Sciopero nelle scuole e università: «Per un contratto giusto e un lavoro stabile»

Il 31 ottobre, il pubblico impiego incrocia le braccia nella lotta del precariato

Sciopero nelle scuole e università: «Per un contratto giusto e un lavoro stabile»

Manifestazione - foto d'archivio

Giovedì 31 ottobre si preannuncia come una giornata cruciale per il settore dell'istruzione in Italia.
I lavoratori della scuola e del personale istruzione e ricerca si fermeranno per l'intera giornata, aderendo a uno sciopero generale proclamato dalla FLC CGIL e dai Cobas Scuola Sicilia. Questa mobilitazione non è solo un atto di protesta, ma una richiesta di attenzione e di azione concreta da parte del governo, in vista della prossima discussione parlamentare sulla manovra finanziaria.

La FLC CGIL ha chiarito le ragioni che hanno portato a questa decisione: «Il nostro sindacato ha avviato un percorso di mobilitazione per un contratto giusto e un lavoro stabile», si legge in una nota ufficiale. Una protesta che coinvolgerà oltre 40 città italiane, tra presidi, assemblee e flash mob. 

GLI AUMENTI E NUOVE PROMESSE 

Al centro della protesta, vi è la questione degli aumenti salariali, che secondo il sindacato, non tengono il passo con l'inflazione. Il governo ha stanziato risorse pari solo a un terzo dell'inflazione relativa al triennio contrattuale 2022-2024, con aumenti di soli 135 euro lordi medi al mese, contro i 400 euro richiesti. Questo si traduce in una perdita media di 270 euro al mese e 3.500 euro l'anno per i lavoratori.

La frustrazione dei lavoratori è palpabile, soprattutto dopo il cosiddetto "pacco di Natale" ricevuto nel dicembre scorso, quando gli aumenti furono di appena 80 euro lordi medi mensili. Ora, si prospetta un altro "pacco" di soli 55 euro lordi medi mensili, una cifra che molti considerano irrisoria. La richiesta è chiara: aumenti contrattuali per il triennio 2022-2024 che siano "degni di questo nome", soprattutto per il personale ATA, e un piano straordinario di assunzioni su tutti i posti liberi.

PREOCCUPAZIONE DEI PRECARI 
Un altro tema centrale è quello del precariato. La direttiva della Commissione Europea è chiara: bisogna porre fine all'abuso di contratti a tempo determinato e alla discriminazione dei precari, ai quali viene negato il riconoscimento della progressione salariale basata sui precedenti anni di servizio. Questo è un problema che affligge non solo il settore dell'istruzione, ma l'intero mercato del lavoro italiano, dove la stabilità lavorativa è spesso un miraggio. 

La mobilitazione del 31 ottobre è un appello al governo affinché prenda sul serio le richieste dei lavoratori. 
Bologna, la manifestazione si terrà presso la Prefettura, in piazza Roosevelt, dalle ore 9.
Per consultare luogo e orario delle altre città, visita il sito: https://m.flcgil.it/giovedi-31-ottobre-sciopero-citta.flc.
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