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31 Ottobre 2024 - 10:00
La denuncia shock della pedagogista: finestrino sfondato e un inquietante souvenir del Duce
"Il lunotto posteriore della mia auto, parcheggiata nel cortile di casa, è stato distrutto. Poco dopo, ho trovato nella cassetta della posta alcuni oggetti dall'intento intimidatorio fascista: una cartolina del Duce e un braccialetto con il motto "molti nemici, molto onore". A condividere questo episodio è Micol Tuzi, pedagogista di origini ebraiche del Comune, che ha sporto denuncia affermando: "La marescialla mi ha spiegato che si tratta di più di una semplice minaccia; si delineano gli estremi per il reato di stalking, chiaramente a sfondo fascista".
Questa vicenda risale a circa due settimane fa, ma "di recente ho dato priorità al lavoro e al supporto per l'emergenza alluvione", afferma Tuzi, che si dice profondamente turbata. "Sebbene possano sembrare due episodi scollegati, penso si tratti di una chiara intimidazione di matrice fascista, per ciò che sono, che dico e che rappresento. L'unico modo per evitare che la storia si ripeta è innalzare la consapevolezza collettiva sul fatto che il fascismo non è solo una narrazione, ma una realtà tanto tangibile da spingerti a distruggere i vetri della tua auto, se non il tuo volto", scrive sui social.
Tuzi continua: "L'unica risposta possibile è non farsi intimidire, cercando il supporto della parte buona della società: alzare l'asticella della tolleranza verso certi fenomeni, non voltare lo sguardo altrove e non ridurre tutto a una questione individuale (no, non ho avuto conflitti con alcun vicino – una domanda che, peraltro, è stata molto avvilente), ma riconoscere che questi sono atti politici da contrastare, perché non devono mai essere giustificati".
Aggiunge inoltre: "A chiunque altro dico che il fascismo esiste, inizia in questo modo, ma può evolvere in qualcosa di più grave, e che potreste essere i prossimi, semplicemente perché esprimete pensieri diversi e scomodi a chi trae vantaggi dalla perdita della libertà".
In una nota, la segretaria del PD, Federica Mazzoni, dichiara: "È vergognoso e ignobile non riconoscere l'emergere di questa ondata nera che porta con sé la banalizzazione del fascismo e del neofascismo, della violenza politica e non solo. Minimizzare la storia del neofascismo in Italia è un pericolo reale e subdolo, presente nell'attuale destra italiana, che non intendiamo ignorare".
Prosegue Mazzoni: "La frequenza con cui si verificano atti intimidatori non ci ferma; tuttavia, non possiamo ignorarne la costante presenza, poiché non è consentita alcuna superficialità. Come Partito Democratico di Bologna, condanniamo fermamente qualsiasi atto di violenza e odio. Siamo sicuri che Micol non si lascerà intimidire e che continuerà il suo impegno contro ogni forma di intolleranza e antisemitismo, per il bene della nostra democrazia, con tutto il sostegno del Partito Democratico di Bologna".
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