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Istruzione
31 Ottobre 2024 - 17:45
Oggi anche Bologna ha partecipato allo sciopero della scuola che ha coinvolto una quarantina di città italiane. La FLC CGIL ha indetto uno sciopero nazionale per opporsi ai tagli alla scuola previsti dalla manovra di governo, una decisione che molti considerano un'aggressione al sistema educativo. La manifestazione bolognese ha visto un concentramento in Piazza Roosevelt, dove le parole di "Sogna, ragazzo, sogna" di Roberto Vecchioni, rivisitate con Alfa, hanno dato il via a un corteo che ha attraversato il centro cittadino.
Bologna, città storicamente legata ai movimenti studenteschi e sindacali, ha risposto con forza all'appello della FLC CGIL. Il corteo, partito da Piazza Roosevelt, ha percorso le vie centrali come Via Ugo Bassi e Via Indipendenza, per concludersi a Largo Respighi, di fronte al Provveditorato. Qui, presidi e interventi dal palco hanno sottolineato la necessità di un contratto giusto e di un lavoro stabile per il personale scolastico.
In tutta Italia, da nord a sud, presidi, assemblee e flash mob hanno animato le piazze di una quarantina di città. La FLC CGIL ha voluto dare voce a tutti i settori della conoscenza, colpiti da una manovra che prevede ulteriori tagli ai fondi e al personale. Un mondo scolastico e accademico che già da tempo arranca, e che necessiterebbe invece di risorse aggiuntive per il rinnovo del contratto.
La manovra di governo, secondo i manifestanti, rappresenta un ulteriore colpo a un sistema educativo già in difficoltà. I tagli previsti rischiano di compromettere la qualità dell'insegnamento e di aumentare la precarietà del personale scolastico. La protesta di Bologna e delle altre città italiane è anche un appello al dialogo. I manifestanti chiedono al governo di rivedere le proprie decisioni e di aprire un confronto costruttivo con le parti sociali.
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