Modena, notte di paura: aggredito e derubato da una gang dopo il turno di lavoro

Aveva appena chiuso il turno in un locale della città e si dirigeva verso il centro storico. Forse pensava già al letto o alla colazione dell’indomani, ma la sua notte è finita diversamente: al Pronto Soccorso di Baggiovara, con lividi, contusioni e una prognosi di diversi giorni. È successo tutto nella notte tra il 31 ottobre e il 1 novembre, su viale Martiri della Libertà, vicino a largo Garibaldi.

Emilia Romagna, ecco il corso online (gratuito) che trasforma l'allattamento in un legame profondo

Si parla anche dei diritti dei genitori nel mondo del lavoro, perché allattare non è solo una questione di nutrizione, ma anche di scelte consapevoli e di equità

La vittima, un uomo di circa quarant’anni, camminava lungo il ciclopedonale quando si è trovato faccia a faccia con un gruppo di 7 o 8 giovani, di presunta origine nordafricana. La scena potrebbe sembrare già vista: un branco di ragazzi, una richiesta apparentemente innocua – una sigaretta, forse un accenno alla droga – e poi il rifiuto, una parola fuori posto, e in un attimo la situazione degenera.

Accerchiato, l’uomo ha cercato di proseguire, di ignorarli. Ma il branco non ha lasciato perdere. Prima sono arrivati gli schiaffi, i pugni al volto, ripetuti e violenti. L’uomo è finito a terra, inerme, mentre loro lo colpivano ancora, come in una scena surreale. Non contenti, gli hanno sottratto il cellulare, le chiavi di casa e dell’auto. E, come fosse un ultimo insulto, gli hanno lanciato addosso una bicicletta. Poi, si sono dileguati nel buio della notte, lasciandolo lì.

A pochi passi dalla scena c’erano altri giovani, che hanno assistito e chiamato i soccorsi. Pochi minuti dopo, il 118 è arrivato, e l’uomo è stato trasportato d’urgenza a Baggiovara, con ferite al volto e contusioni su tutto il corpo. La prognosi parla chiaro: giorni di riposo forzato, di riflessioni amare. Sul posto sono giunti anche Polizia e Carabinieri, che hanno raccolto le testimonianze e avviato le indagini. La vittima ha formalizzato la denuncia presso la Questura, e ora si attende che la giustizia faccia il suo corso.