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Sciopero Ferroviario Nazionale: attese estenuanti sui treni dell'Emilia-Romagna

Ritardi e cancellazioni hanno colpito migliaia di viaggiatori, ecco come ottenere rimborsi e indennizzi

Sciopero Ferroviario Nazionale: attese estenuanti sui treni dell'Emilia-Romagna

Sciopero Ferroviario Nazionale: attese estenuanti sui treni dell'Emilia-Romagna

Lo sciopero nazionale di 8 ore, indetto dai sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti, ha paralizzato la circolazione ferroviaria nella regione, creando disagi per migliaia di persone. La protesta, che ha coinvolto tutto il personale mobile di Trenitalia, FS Security, Trenord, Trenitalia Tper e Italo NTV, è iniziata alle 9.01 fino alle 16.59 di oggi. La scintilla che ha acceso questa mobilitazione è stato l'accoltellamento di un capotreno avvenuto il giorno precedente sulla tratta Genova Brignole – Busanna, un episodio che ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza del personale ferroviario.

Alla stazione centrale di Bologna, centro nevralgico del traffico ferroviario regionale, i ritardi si sono accumulati già dalle prime ore del pomeriggio. I treni a lunga percorrenza sono stati i più colpiti: un treno Italo diretto a Torino Porta Nuova ha accumulato circa 50 minuti di ritardo, mentre un Frecciarossa, sempre diretto a Torino, ha raggiunto i 145 minuti di ritardo. Ancora più drammatico il caso di un altro Frecciarossa diretto a Bari Centrale, che ha segnato fino a 220 minuti di ritardo. Le cancellazioni non sono state da meno: numerosi treni regionali sono stati soppressi, lasciando i viaggiatori costretti a cercare soluzioni alternative.

Molti di loro si sono trovati spiazzati dal poco preavviso con cui è stato comunicato lo sciopero (a meno di 24 ore fa), una mancanza di informazione che ha complicato ulteriormente la situazione per chi aveva già pianificato i propri spostamenti.

Tuttavia i passeggeri dei treni hanno la possibilità di richiedere il rimborso dei biglietti acquistati, anche su quelli inutilizzati fino all'ora di partenza prevista del treno, per le Frecce e gli Intercity, e fino alle ore 24 per i treni regionali. Le richieste possono essere presentate dall'annuncio della mobilitazione fino all'orario previsto di partenza del treno, offrendo ai passeggeri una finestra temporale per rivendicare i diritti del consumatore. Inoltre, per ritardi superiori ai 60 minuti, è previsto un indennizzo che varia dal 25% al 50% del costo del biglietto, a seconda della durata del ritardo.

Dopo la fine del viaggio, i passeggeri hanno fino a 12 mesi per richiedere il rimborso, raccomandandosi di conservare il biglietto contenente i dettagli del titolo di viaggio (inteso anche quello acquistato online).

Per Trenitalia, la domanda può essere fatta direttamente dall'area riservata sul sito o sull'app, oppure compilando un modulo online disponibile sul sito ufficiale. È anche possibile recarsi presso le biglietterie in stazione o contattare il call center. Per i treni regionali, si utilizza lo stesso modulo di richiesta, mentre per Italo, non è necessario richiedere il rimborso per ritardi superiori ai 60 minuti, poiché l'indennizzo viene riconosciuto automaticamente entro 30 giorni tramite voucher o credito. Per convertire questo buono in denaro, è necessaria un'ulteriore richiesta online, con il rimborso che viene effettuato entro 30 giorni dalla domanda.

Per ulteriori dettagli sulle procedure di rimborso, è possibile consultare i siti ufficiali di Trenitalia e Italo.

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