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ELEZIONI REGIONALI
07 Novembre 2024 - 20:30
Il 17 e 18 novembre, l’Emilia-Romagna vivrà un momento di grande importanza politica e sociale: le elezioni regionali. Con 3.580.529 elettori chiamati alle urne, l'appuntamento rappresenta una tappa fondamentale per la regione, una delle più dinamiche d'Italia, da sempre attenta a temi quali il lavoro, la salute e l’innovazione sociale. Le urne saranno aperte dalle 7 alle 23 di domenica 17 novembre e dalle 7 alle 15 del giorno successivo, quando inizierà immediatamente lo scrutinio.
L’Emilia-Romagna si presenta con un elettorato prevalentemente femminile, composto per il 51% da donne (1.831.650) e il 49% da uomini (1.748.879). La regione si distingue anche per l'alta partecipazione e la capillare organizzazione dei seggi, che toccano ogni angolo del territorio, comprese le circa 40 sezioni ospedaliere destinate a garantire il diritto di voto anche a chi si trova in difficoltà motoria.
Un aspetto interessante è la grande apertura dell’Emilia-Romagna alle varie realtà locali: i seggi sono dislocati in 330 comuni e, nonostante il numero di liste sia variabile, ogni elettore avrà la possibilità di scegliere, oltre al presidente della giunta, anche i consiglieri regionali. La scheda elettorale, di colore verde, prevede la possibilità di esprimere fino a due preferenze per i candidati consiglieri, purché appartenenti a generi diversi.
Quattro i principali contendenti per la carica di presidente della regione: Michele De Pascale, sindaco di Ravenna, sostenuto da un ampio schieramento di centrosinistra; Elena Ugolini, dirigente scolastica bolognese e figura di punta del centrodestra; Federico Serra, giovane sindacalista e attivista per la pace e l’ambiente, e Luca Teodori, autonomo, sostenuto dalla lista civica "Lealtà Coerenza Verità". Ognuno di loro porta in campo idee e proposte concrete per rispondere alle esigenze della comunità, ponendo al centro temi come la sostenibilità, il welfare e il lavoro.
Con 11 liste e 547 candidati in corsa, l'Emilia-Romagna si prepara ad accogliere una nuova ondata di partecipazione politica. Nonostante i candidati provengano principalmente dalla stessa circoscrizione in cui si presentano (oltre il 60%), c’è anche spazio per esperienze e competenze provenienti da altre regioni italiane e dal mondo. Con un’età media di 50,6 anni, i candidati sono caratterizzati da una forte varietà generazionale, con la fascia d’età più rappresentata tra i 45 e i 59 anni.
Le elezioni regionali rappresentano un’opportunità unica per riscrivere la direzione politica e sociale dell'Emilia-Romagna. I temi centrali del dibattito elettorale riguardano l’integrazione sociale, la sostenibilità ambientale e la valorizzazione del capitale umano. Non si tratta solo di eleggere chi guiderà la regione nei prossimi anni, ma di scegliere quale futuro dare a una delle aree più produttive e vivaci del paese.
Con la partecipazione crescente delle donne, il forte radicamento territoriale dei candidati e una sana competizione politica, il 17 e 18 novembre non sarà solo un appuntamento elettorale: sarà una vera e propria prova di maturità democratica per l’Emilia-Romagna.
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