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Caso Gualandi: l'ex comandante resta in carcere in attesa del processo

Il tribunale annulla i domiciliari mentre la Procura chiede giudizio immediato per l'omicidio della collega Sofia Stefani

Vigilessa uccisa a Bologna: chiesto il giudizio immediato per il collega

Caso Gualandi: l'ex comandante resta in carcere in attesa del processo per omicidio

Giampiero Gualandi, ex comandante della polizia locale di Anzola Emilia, rimane in carcere mentre si avvicina al processo per l'omicidio della collega Sofia Stefani, una 33enne con cui aveva avuto una relazione. Il tribunale del Riesame di Bologna ha annullato la decisione recente del gip di concedere i domiciliari all'indagato, poiché tale misura era stata adottata senza la necessaria comunicazione preventiva alla persona offesa. Gualandi non era stato ancora liberato a causa della mancanza di un braccialetto elettronico disponibile.
Nel frattempo, la Procura di Bologna, guidata dal procuratore aggiunto Lucia Russo e dal pm Stefano Dambruoso, ha concluso le indagini e ha inviato gli atti al gip richiedendo un giudizio immediato. Sofia Stefani è stata uccisa il 16 maggio negli uffici del comando della polizia locale di Anzola, colpita da un proiettile partito dalla pistola d'ordinanza di Gualandi. L'ex comandante, assistito dall'avvocato Claudio Benenati, ha sostenuto che si sia trattato di un incidente avvenuto durante una colluttazione. Tuttavia, la Procura è convinta che si tratti di omicidio volontario, come dimostrano le consulenze balistiche, informatiche e medico-legali effettuate durante le indagini.
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