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La protesta
18 Novembre 2024 - 10:20
Rave abusivo: un migliaio di persone occupano un ex stabilimento
Circa mille persone, provenienti da diverse località della regione e dall'Italia, si sono radunate in un edificio abbandonato di via Remigia, nella frazione Cicogna di San Lazzaro, per partecipare a un rave party non autorizzato che è durato quasi due giorni. Secondo quanto riportato dal Resto del Carlino, l'evento è iniziato venerdì sera alle 22 presso l'ex stabilimento Grimeca, situato vicino al supermercato Famila. Da quel momento, la musica ha continuato a suonare incessantemente, attirando partecipanti di ogni età, nonostante la costante presenza delle forze dell'ordine. Diverse pattuglie dei carabinieri di San Lazzaro hanno monitorato l'area per oltre 24 ore.
All'interno dell'edificio, alcuni partecipanti hanno anche tentato di accedere al tetto, ignorando i rischi legati a una struttura in disuso da anni. Gli organizzatori del rave hanno comunicato che lasceranno il luogo entro le 12 di oggi.
Il rave è stato organizzato tramite canali di messaggistica istantanea e si è presentato come una forma di protesta contro le elezioni regionali e il sistema politico attuale. All'esterno dell'ex stabilimento Grimeca sono stati affissi striscioni e manifesti che riflettono lo spirito dell'evento. Tra i messaggi spiccava la frase: “‘There is no alternative’, che si traduce in ‘Non esiste alternativa’, un riferimento alle parole della conservatrice britannica Margaret Thatcher sul capitalismo. Gli organizzatori affermano che, in risposta alle elezioni, vogliono riprendersi spazi e libertàTaz.
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Noti per aver organizzato eventi simili in passato, gli organizzatori criticano il “teatrino elettorale” e le politiche che considerano oppressive e repressive. Il rave intende offrire un'alternativa all’illusione di scelta rappresentata dal voto, promuovendo la condivisione di spazi comuni piuttosto che la solitudine della cabina elettorale.
Le forze dell'ordine stanno seguendo attentamente la situazione e stanno valutando possibili denunce contro gli organizzatori e i partecipanti. Le leggi anti-rave e il nuovo Ddl 1660 sono tra i principali obiettivi delle critiche espresse nel manifesto dell'evento.
Con la conclusione prevista della manifestazione per oggi a mezzogiorno, rimane da vedere quali saranno le implicazioni legali e sociali di un evento che ha messo in luce questioni politiche e sociali attraverso una forma di protesta non convenzionale.
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