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14 Dicembre 2024 - 11:03
Sciopero del trasporto pubblico, esentata la Romagna a causa dell'emergenza meteo
Una giornata di passione, quella di ieri, per i bolognesi e per chiunque si trovasse a dover viaggiare attraverso la città o verso altre destinazioni. Lo sciopero del personale dei trasporti, sia pubblico che privato, ha messo in ginocchio il sistema di mobilità di Bologna, causando ritardi e disagi significativi per pendolari e viaggiatori. Una situazione che ha visto coinvolti i principali attori del settore, tra cui il Gruppo FS, Trenitalia, Tper e Trenord, in adesione allo sciopero generale proclamato dal sindacato di base USB, con il supporto delle sigle FI-SI e USB Lavoro Privato.
L'agitazione, inizialmente prevista per una durata di quattro ore, è stata estesa a due fasce orarie: dalle 8:30 alle 16:30 e dalle 19:30 fino a fine servizio. Questa modifica ha colto di sorpresa molti viaggiatori, che si sono trovati a dover fronteggiare cancellazioni e ritardi senza preavviso. Le pensiline delle fermate degli autobus si sono riempite di passeggeri in attesa, mentre il centralino del call center Tper è stato sommerso da richieste di informazioni e proteste.
Il trasporto pubblico urbano, suburbano ed extraurbano ha subito un duro colpo, con un'adesione allo sciopero del 50-60% dei dipendenti Tper. Questo ha significato disagi su oltre la metà delle corse programmate. In ambito ferroviario, la situazione non è stata migliore: alcune cancellazioni hanno interessato la stazione centrale di Bologna, mentre i ritardi hanno colpito in particolare due linee a lunga percorrenza. Un Frecciarossa proveniente da Ancona e diretto a Milano ha accumulato ben 170 minuti di ritardo, mentre un treno Italo da Salerno a Torino ha subito un ritardo di 100 minuti.
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