Esplosione Toyota: l'indagine si amplia, nuovi incarichi ai consulenti

Gli investigatori dei Carabinieri, sotto la direzione della Procura di Bologna, continuano in questi giorni a raccogliere documentazione e a condurre perquisizioni presso le aziende che hanno preso parte all'installazione e alla manutenzione del sistema di climatizzazione. Tale impianto, il 23 ottobre scorso, è stato teatro di una tragica esplosione avvenuta nel complesso della Toyota Material Handling a Bologna, che ha tragicamente causato la morte di due operai e provocato il ferimento di altri undici.

Attualmente, la Procura ha avviato un'indagine, ancora contro ignoti, ipotizzando i reati di omicidio colposo e lesioni colpose. Nell’ambito delle indagini, è stato disposto l’ampliamento del mandato ai consulenti tecnici già incaricati, cui spetta l’esecuzione di attività tecniche irripetibili. Tale ampliamento si rende necessario per acquisire una comprensione più esaustiva della vicenda e potrebbe portare a nuove scoperte nel corso delle indagini. L'obiettivo principale delle autorità inquirenti è quello di raccogliere ogni elemento utile a ricostruire dettagliatamente la storia e lo stato del sistema di climatizzazione prima dell’esplosione. Questo lavoro, che deve avvenire con la partecipazione dei difensori delle parti coinvolte, è in procinto di concludersi entro l'inizio di gennaio con la raccolta dei documenti. Successivamente, potranno emergere i primi nominativi degli indagati.

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