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AMBIENTE E SOSTENIBILITA'

E' Bologna la prima tra le grandi città per la raccolta differenziata

Il capoluogo si distingue come una delle città più virtuose d'Italia, superando ampiamente l'obiettivo del 65% di raccolta differenziata

E' Bologna la prima tra le grandi città per la raccolta differenziata

E' Bologna la prima tra le grandi città per la raccolta differenziata

L’Emilia-Romagna continua a distinguersi per il suo impegno verso la sostenibilità ambientale. Il Rapporto annuale dell'Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), presentato oggi a Roma, conferma i progressi della Regione nelle pratiche di gestione dei rifiuti, evidenziando l'Emilia-Romagna come una delle regioni più virtuose in Italia. Con una raccolta differenziata che ha raggiunto il 77,1%, la Regione si colloca al secondo posto a livello nazionale, superando Trentino-Alto Adige e Sardegna, e battendo nuovi record di crescita.

L’aumento della raccolta differenziata è uno degli aspetti più rilevanti del report. Nel 2023, la percentuale di rifiuti differenziati in Italia è arrivata al 66,6%, con un incremento dell'1,4% rispetto all’anno precedente. Il volume totale di raccolta differenziata è cresciuto di 567 mila tonnellate, arrivando a 19,5 milioni di tonnellate. Questo trend positivo, che si inserisce in una strategia più ampia di economia circolare, è il frutto di politiche pubbliche mirate e della collaborazione tra istituzioni, cittadini e imprese.

Anche i capoluoghi di provincia dell'Emilia-Romagna hanno registrato risultati notevoli. Bologna, con una percentuale del 72,9% di raccolta differenziata, si distingue come uno dei comuni più virtuosi tra quelli con oltre 200.000 abitanti, precedendo città come Padova, Venezia e Milano. Il capoluogo emiliano ha fatto segnare una crescita di quasi 10 punti percentuali rispetto all'anno precedente, superando di gran lunga l’obiettivo nazionale del 65% e ponendosi al di sopra della media regionale.

Altre città emiliane hanno fatto progressi significativi: Parma, con l’80,9% di raccolta differenziata (+1,7%), e Modena, che ha raggiunto il 73,4% (+12,4%), sono esempi di eccellenza tra i comuni di medie dimensioni. “Questi numeri non devono essere un punto di arrivo, ma un punto di partenza” ha commentato Irene Priolo, assessora all’Ambiente, facendo riferimento agli sforzi futuri per raggiungere ulteriori obiettivi del Piano Regionale Rifiuti e Bonifiche. Il suo impegno è chiaro: proseguire il lavoro incentrato sulla prevenzione, il riciclo e la riduzione dei rifiuti indifferenziati, con l’obiettivo di rendere l'Emilia-Romagna un modello di sostenibilità in grado di coniugare crescita economica e rispetto per l'ambiente.

A livello provinciale, i risultati variano ma sono tutti in crescita. Reggio Emilia raggiunge l’83,3% di raccolta differenziata (+1%), Forlì-Cesena il 81,7% (+5%), e Modena il 78,7% (+6,2%). ). Il dato più significativo riguarda però l’alta percentuale di comuni che superano soglie ambiziose: 143 comuni, pari al 43,3% del totale, hanno raggiunto o superato l’80% di raccolta differenziata, e ben 34 comuni hanno oltrepassato il 90%, segno che la sensibilità ecologica sta crescendo in modo uniforme in tutto il territorio.

Nel 2023, la raccolta differenziata in Emilia-Romagna ha visto predominare i rifiuti organici, che costituiscono il 36,7% della raccolta totale. Seguono la carta (18,7%), il vetro (9,1%), il legno (8,5%) e la plastica (8,0%). Questa composizione evidenzia l’attenzione a tutte le tipologie di rifiuti, con una gestione mirata delle frazioni più impattanti sull’ambiente.

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