Rida Mushtaq e il gruppo 'Da'wa Italia': oggi l'udienza davanti al gip

Rida Mushtaq, 22 anni, di origini pachistane ma residente in Bolognina, dopo essere stata arrestata insieme ad altre tre persone dai carabinieri del ROS, nella giornata di oggi comparirà davanti al gip. L'indagine, coordinata dalla Procura di Bologna e dalla Procura Nazionale Antiterrorismo, ha portato alla luce un'organizzazione dedita al proselitismo e alla propaganda del terrorismo di matrice islamica.

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Secondo quanto riportato dal giudice per le indagini preliminari Andrea Salvatore Romito, l'adesione al credo jihadista da parte del gruppo non era frutto di un'opzione estemporanea, ma il risultato di un percorso meditato e totalizzante. "Una scelta da perseguire anche a costo di alterare in modo incisivo il proprio stile di vita", ha affermato il giudice, accogliendo le richieste dei pubblici ministeri Morena Plazzi e Stefano Dambruoso. Il gruppo, denominato 'Da'wa Italia', si ispirava ad Al Qaeda e all'ISIS, e inneggiava al martirio e alla guerra santa.

A capo del gruppo, Rida Mushtaq si è distinta come una vera e propria "influencer" pro jihad, utilizzando piattaforme come TikTok, Instagram e X per fare proseliti.

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Le indagini si sono svolte con la presenza del Dipartimento antiterrorismo e della Procura nazionale antimafia e antiterrorismo

L'ordinanza del giudice Romito sottolinea che il gruppo non si limitava alla propaganda online, ma stava muovendo passi concreti verso la lotta armata. I contatti già presi per andare all'estero, in paesi dove avviene l'addestramento delle milizie jihadiste, rendono "ineludibile" il rischio di fuga dall'Italia. Rida Mushtaq, ad esempio, era stata a lungo in Pakistan e aveva anticipato il suo rientro in Italia il 13 dicembre, appena dieci giorni prima della cattura. L'ipotesi è che il viaggio fosse volto a stringere legami con esponenti locali della jihad.