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"Nella Mente del Mostro: Charles Manson Rivive a Teatro" delle Moline, coinvolgendo il pubblico come giuria

Andrea Argentieri interpreta Manson, il noto omicida statunitense

"Nella Mente del Mostro: Charles Manson Rivive a Teatro" delle Moline, coinvolgendo il pubblico come giuria

Da stasera, mercoledì 15 gennaio, il Teatro delle Moline di Bologna ospita un'esperienza teatrale unica e inquietante: "Manson", il nuovo lavoro della compagnia Fanny & Alexander, diretto da Luigi Noah De Angelis. In questo spettacolo, Andrea Argentieri veste i panni di Charles Manson, il famigerato assassino statunitense, portando il pubblico italiano a confrontarsi con la mente labirintica e manipolatoria di uno dei criminali più noti del XX secolo. La compagnia ravennate, già premiata con cinque riconoscimenti al Premio Ubu 2024 per "Trilogia della città di K.", continua a esplorare temi complessi e provocatori, confermandosi come una delle realtà teatrali italiane più influenti e apprezzate anche all'estero.



Lo spettacolo "Manson" non si limita a una semplice rappresentazione scenica, ma trasforma il pubblico in una sorta di giuria postuma: gli spettatori, infatti, sono invitati a partecipare attivamente, ponendo domande all'attore che interpreta Manson. Al loro ingresso in teatro, ricevono un elenco di trentadue domande tra cui scegliere, e, al termine della rappresentazione, possono rivolgere il loro quesito ad Argentieri, che risponderà in inglese. Questo coinvolgimento diretto solleva interrogativi profondi: siamo davvero solo giudici delle azioni di Manson, o la nostra stessa repulsione e attrazione per il caso ci rendono parte di questo inquietante gioco di specchi?

Andrea Argentieri nel ruolo di Charles Manson

Andrea Argentieri, attraverso un'interpretazione mimetica e dettagliata, riesce a incarnare i ritmi, la gestualità e gli sguardi mutevoli di Charles Manson. Basandosi su testimonianze video e audio, nonché sulle numerose interviste rilasciate dal criminale, l'attore ricostruisce un ritratto che sembra evocare un fantasma sul palcoscenico. La sua performance diventa un viaggio nei meandri di una mente istrionica e manipolatoria, capace di affascinare e inquietare al contempo. Gli spettatori si trovano così di fronte a un'esperienza che sfida le loro percezioni e li costringe a riflettere sulla natura del male e sulla complessità dell'animo umano.

Il regista Luigi Noah De Angelis, attraverso questo spettacolo, ci invita a riflettere su una domanda fondamentale: "In ballo c’è davvero solo il giudizio, la condanna alle azioni di questo strano, ambiguo personaggio? Oppure ci siamo anche noi, la nostra stessa repulsione oppure l’indecifrabile attrazione per questo caso macabro, per le parole depistanti e oblique che stiamo ascoltando?" Questa riflessione ci costringe a confrontarci con le nostre paure e curiosità, mettendo in discussione il nostro ruolo di spettatori e giudici in una società che spesso si trova a fare i conti con il male.



"Manson" rappresenta un esempio di teatro che non si limita a intrattenere, ma che sfida e coinvolge il pubblico in un dialogo profondo e provocatorio. La compagnia Fanny & Alexander, con la sua capacità di esplorare temi complessi e di coinvolgere attivamente gli spettatori, continua a ridefinire i confini del teatro contemporaneo. Questo spettacolo, in scena fino a domenica, offre un'opportunità unica per riflettere sulla natura umana e sul nostro rapporto con il male, attraverso l'arte e la rappresentazione teatrale.

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