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Scontri e violenze

23enne aggredito da una baby gang durante gli scontri per Ramy

Gli assalitori gli hanno sottratto 20 euro, documenti e sigaretta elettronica

Aggressione a Bologna: Davide Castellano, 23 anni, aggredito da una gang di minorenni durante gli scontri per Ramy

Non finiscono i casi di cronaca a Bologna a seguito delle manifestazioni in memoria di Ramy Elgalm. Una nuova vittima di violenze e aggressioni si è fatta avanti per raccontare la sua testimonianza. Si tratta di Davide Castellano, 23 anni, originario di Torino e residente a Bologna per lavoro.

Il fatto era iniziato intorno alle 22:30 in via Vinazzetti dietro via San Petroni e via San Vitale, mentre Castellano aspettava degli amici: il giovane ha raccontato che la notte degli scontri è stato vittima di un'aggressione brutale da parte di una gang di giovani, per lo più minorenni. Castellano racconta di essere stato accerchiato da più di 20 ragazzi, suppostamente nordafricani dato il fortissimo accento, ubriachi che lo insultavano e lo toccavano nell'intento di rapinarlo. Castellano aveva tentato di placare la loro furia col dialogo, rassicurandoli di essere dalla parte di Ramy, ma il 23enne ha poi capito che non era questo il motivo per cui era stato accerchiato. Nonostante le sue parole, la gang ha continuato ad aggredirlo con calci, derubarlo e insultarlo, fino a quando uno dei membri ha finalmente deciso di fermare l'aggressione.

Tuttavia, in mezzo alla brutalità, un piccolo gesto di umanità: una ragazza gli ha restituito 10 euro dopo che gliene avevano presi 20, ma purtroppo il danno era già stato fatto: a Davide sono stati portati via carta d’identità, tessera sanitaria, patente, i soldi e la sigaretta elettronica, sottolineando come la paura di un'escalation di violenza fosse costante.

Davide ha raccontato poi che quella stessa gang l'aveva già vista precedentemente all'aggressione attuando le stesse forme di molestia su un altro ragazzo davanti ad un ristorante da asporto indiano sempre in via San Vitale: accerchiandolo, toccandogli i capelli e addirittura gli avevano fatto scoppiare un petardo tra i piedi. Il 23enne torinese aveva poi fatto entrare il ragazzo fino a quando la gang non se n'è andata. Anche questo giovane era rimasto turbato dalla gratuita violenza.

Martedì 14 gennaio, Castellano ha denunciato gli accaduti in questura, spinto non tanto dal danno materiale subito, quanto dal desiderio di sensibilizzare l'opinione pubblica, affermando che una buona causa non può essere usata come scusa per far del male a persone che non hanno fatto nulla.

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