"Mio figlio è ancora vivo ed è stato avvistato a Bologna": continuano le ricerche di Riccardo Branchini

Continua a cercare senza sosta suo figlio, Federica Pambianchi, la madre di Riccardo Branchini, il giovane di 19 anni di Acqualagna scomparso il 12 ottobre dopo aver lasciato la sua auto, insieme a tutti i suoi effetti personali e al cellulare, nei pressi della diga del Furlo. Le ipotesi su quanto possa essere accaduto vanno da un gesto estremo a un incidente, o forse a una decisione di Riccardo di cambiare vita. Le ricerche per trovare Riccardo non si sono mai fermate: la diga è stata esaminata minuziosamente con l'ausilio di un sottomarino dotato di telecamere e sonar, ma finora non è stata trovata alcuna traccia del giovane.

Nonostante tutto, Federica è convinta che riuscirà a trovare suo figlio vivo e continua a cercarlo quasi tutti i giorni. Con il sostegno del suo compagno e delle sue sorelle, perlustra le zone impervie attorno al luogo della scomparsa, dai margini del fiume agli anfratti più remoti. Federica crede ancora nella possibilità che Riccardo si sia allontanato volontariamente. Qualche giorno fa, ha ricevuto una segnalazione da Bologna, accompagnata da una foto di un ragazzo molto somigliante a suo figlio, sebbene l'immagine fosse un po' sfocata. Il ragazzo era stato avvistato in centro, seduto su una panchina nei pressi dell'università, ma quando sono arrivati i carabinieri non era più lì.

Federica, attraverso un post su Facebook, invita quindi i cittadini bolognesi a prestare attenzione ai ragazzi che incontrano per strada e a segnalare immediatamente eventuali avvistamenti. Afferma che suo figlio Riccardo non ha mai dato alcun motivo per allontanarsi senza dare notizie che non è da lui non mettersi in contatto, dato che è sempre stato molto preciso e corretto. Da quel giorno di ottobre, la vita di Federica è cambiata radicalmente. Nei primi mesi e mezzo dopo la scomparsa di Riccardo, quando era ancora a casa, si sentiva come se non vivesse più e il suo unico pensiero era concentrato sulle ricerche. Poi è tornata al lavoro come insegnante di scuola elementare, e questo l'ha aiutata molto. Gli abbracci dei suoi piccoli alunni le danno grande forza per andare avanti.

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