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Greg e Fabio Troiano portano il noir a Bologna: "Un'alchimia che diverte e sorprende"

Claudio Gregori e Fabio Troiano protagonisti de "Gli Insospettabili" al Teatro Celebrazioni, tra risate e colpi di scena

Greg e Fabio Troiano portano il noir a Bologna: "Un'alchimia che diverte e sorprende"

Claudio Gregori, noto al grande pubblico come Greg, e Fabio Troiano sono pronti a conquistare il palcoscenico del Teatro Celebrazioni di Bologna con "Gli Insospettabili", una commedia noir che andrà in scena oggi e domani promettendo di tenere il pubblico con il fiato sospeso. La pièce, basata sull'opera di Anthony Shaffer, è un intricato gioco di inganni e vendette, dove l'umorismo inglese si fonde con un'inaspettata tensione drammatica.


La trama de "Gli Insospettabili" ruota attorno a una sfida tra due uomini, Andrew Wyke, interpretato da Greg, e Milo Tindle, portato in scena da Troiano. Entrambi innamorati della stessa donna, Marguerite, si trovano coinvolti in un gioco di astuzie e colpi di scena che tiene il pubblico in bilico tra il riso e la sorpresa. "Il pubblico ride, si diverte e si lascia trasportare, ma poi, all’improvviso, cala il silenzio: 'ma non era una commedia?' sembra chiedersi la platea", racconta Gregori al Resto del Carlino, sottolineando l'efficacia del mix di generi che caratterizza l'opera.



L'adattamento italiano, curato da Fabrizio Coniglio, che ne ha anche diretto la regia, e da Massimo Dapporto, mantiene intatta la struttura narrativa e l'ironia tipica dell'originale inglese. Tuttavia, una significativa modifica è stata apportata: l'accento londinese dell'ispettore Doppler è stato trasformato in un accento napoletano, inserendo così la storia in un contesto più familiare al pubblico italiano. L'alchimia tra Greg e Troiano è palpabile e rappresenta uno degli elementi di forza dello spettacolo. "L’universo ha voluto che si creasse un’alchimia immediata tra di noi, che ha eliminato ogni mia ansia iniziale. Ogni sera ci divertiamo come adolescenti, mantenendo spazio per piccole improvvisazioni", confessa Gregori, evidenziando come il loro rapporto fuori scena si rifletta positivamente sulla performance.



Un altro aspetto interessante della pièce è il tratto narcisistico dei protagonisti, che Gregori ritiene possa essere letto come un taglio contemporaneo dello spettacolo. "Il dilagare delle piattaforme social ha inibito il contraddittorio: un tempo si discuteva per strada, nei salotti, nei bar. Ora gli algoritmi selezionano notizie e opinioni in linea con il nostro pensiero, rafforzandolo e facendoci credere sempre più nella nostra ragione assoluta", riflette l'attore, offrendo uno spunto di riflessione su come la società moderna influenzi i comportamenti individuali.

Le due date al Teatro Celebrazioni segnano la chiusura del tour di "Gli Insospettabili". Per Gregori, Bologna rappresenta una città speciale, legata a ricordi di gioventù e a una lunga frequentazione. "Mi piace tantissimo, la frequento da anni. Negli anni ’80 venivo spesso, spinto dalla passione per la musica e il teatro, e ho continuato a frequentarla. Ogni volta che torno al Celebrazioni è una gioia, perché il pubblico ha sempre risposto benissimo alle commedie comiche che portavo con Lillo, spero che anche questa più 'noir', che mi piace moltissimo, venga apprezzata", conclude Gregori, con l'auspicio che anche questa nuova sfida teatrale possa conquistare il cuore degli spettatori bolognesi.

 

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