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Il fatto
06 Febbraio 2025 - 13:11
La Polizia di Stato di Bologna ha proceduto, nella giornata di martedì 4 febbraio, all'arresto di due individui che, recatisi presso l’Ufficio Postale situato in via Pirandello, avevano tentato di incassare assegni falsificando la firma del titolare del conto corrente. L'episodio si è verificato intorno alle 11:00 del mattino quando un giovane italiano, nato nel 2002, si è presentato presso lo sportello dell'istituto postale con un assegno non trasferibile dal valore di 1.100 euro. L'addetto allo sportello, notando irregolarità nella firma riportata sull'assegno, si è rifiutato di procedere al cambio. Il giovane si è quindi allontanato. Tuttavia, dopo circa un’ora e mezza, il ventenne è tornato allo stesso sportello con due ulteriori assegni, ognuno del valore di 1.100 euro, recanti firme diversificate.
In tale occasione, il giovane era accompagnato da un altro uomo, un cittadino ucraino nato nel 1986. L'impiegato dell'Ufficio Postale, insospettito dalla situazione, ha avvisato la direttrice, la quale ha tempestivamente contattato la proprietaria del libretto degli assegni, un'anziana signora di 83 anni, cointestataria del conto assieme al marito 86enne, entrambi bolognesi. La signora ha dichiarato di non aver mai consegnato il proprio libretto a terzi e ha precisato che il marito, essendo costretto a letto per motivi di salute e assistito presso la propria abitazione da un badante ucraino, non era in grado di emettere assegni.
Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno quindi arrestato i due uomini, trovati in possesso dell'intero blocco di assegni appartenente alla coppia di anziani coniugi, nonché di diversi attrezzi, tra cui una pinza, un coltellino a serramanico, un cutter e una forbice da elettricista. I due, manifestando un evidente stato di nervosismo, hanno fornito versioni discordanti senza giustificare il possesso del libretto. Ulteriori indagini hanno rivelato che entrambi avevano precedenti per reati contro il patrimonio, furti in abitazione e in materia di stupefacenti. Dopo aver effettuato un sopralluogo presso l’abitazione dei coniugi, la polizia ha verificato che il libretto era stato sottratto, pur non rilevando segni di effrazione.
Le indagini si sono quindi concentrate sulla figura del badante ucraino di 35 anni. Anche quest'ultimo risultava avere precedenti per reati contro il patrimonio, in particolare per indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito, ed era legato da rapporti di amicizia con l'uomo ucraino arrestato. In particolare, i due risultavano essere stati complici in una serie di furti avvenuti in provincia di Trento nel 2021. Al termine delle indagini, i due soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato per indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento e ricettazione, mentre il badante sarà oggetto di indagine per furto, al fine di accertare il suo coinvolgimento nella vicenda.
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