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Il fatto
06 Febbraio 2025 - 18:00
Nel corso delle attività di controllo all'interno della casa circondariale della Dozza a Bologna, gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno rinvenuto e sequestrato uno smartphone. L'apparecchio era abilmente occultato all'interno di un contenitore di plastica colmo di riso, situato in un'area comune di accesso della sezione detentiva.
La scoperta è stata resa nota dal sindacato di polizia Sappe. Il segretario generale aggiunto Giovanni Battista Durante e il segretario nazionale Francesco Campobasso hanno dichiarato che il problema dell'ingresso e dell'uso dei telefoni cellulari all'interno delle strutture penitenziarie è sempre più ricorrente, nonostante l'inserimento nel codice penale di uno specifico reato. Secondo il Sappe, è ormai necessario schermare gli istituti per impedire l'uso illecito dei telefoni mobili, ed è opportuno che agli agenti che hanno scoperto il dispositivo venga riconosciuta la meritata ricompensa prevista dall'ordinamento vigente.
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