Simula violenza sessuale per non pagare il taxi: denunciata una 37enne (recidiva)

Una donna di 37 anni, originaria di Cattolica, è stata protagonista di un episodio a dir poco singolare nella serata di mercoledì 12 febbraio. Salita a bordo di un taxi intorno alle 22:30, in evidente stato di ebbrezza, ha comunicato al tassista l'indirizzo di destinazione, precisando tuttavia di non avere contanti per saldare la corsa. Gentilmente, il tassista l'ha condotta al bancomat di via Veneziani, situato a breve distanza dalla Questura, nella speranza che la cliente potesse ritirare il necessario.

Una volta giunta a destinazione, la donna è scesa dal veicolo, ma invece di procedere al prelievo, ha compiuto un gesto inaspettato: si è abbassata i pantaloni e ha urinato per strada, davanti al taxi. Il conducente ha tentato di interrompere l'atto, ma è stato aggredito dalla stessa. In seguito, il tassista ha allertato le forze dell'ordine e, al loro arrivo, la donna ha dapprima cercato di attaccare anche gli agenti, per poi asserire di essere stata vittima di violenza da parte del tassista, il quale ha fornito invece una narrazione dei fatti diversa.

Condotta in Questura, la 37enne è stata ascoltata nuovamente, contraddicendosi ripetutamente fino a confessare di aver inventato la storia. Non è la prima volta che la donna si rende protagonista di eventi simili: in passato aveva già denunciato false violenze sessuali, una volta a Bologna e un'altra in un comune della provincia, lamentandosi senza fondamento per evitare di pagare il taxi. Alla luce degli eventi, è stata denunciata per resistenza a pubblico ufficiale, atti osceni in luogo pubblico, manifesta ubriachezza e insolvenza fraudolenta.

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