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Dieci ultras del Bologna sottoposti a misure cautelari dopo gli scontri di novembre con i tifosi del Lille in via Zamboni

Gli episodi risalgono al 26 novembre, quando nei pressi dell'Irish pub si scatenò il caos, con lanci di bidoni della spazzatura, bottiglie di vetro e fumogeni

Dieci ultras del Bologna sottoposti a misure cautelari dopo gli scontri di novembre con i tifosi del Lille in via Zamboni

Un'immagine degli incidenti in via Zamboni

Ieri è stata resa pubblica la decisione del Giudice per le indagini preliminari, Domenico Truppa, riguardo alle richieste di applicazione di misure cautelari nei confronti di dodici ultras del Bologna, coinvolti negli scontri avvenuti alla fine di novembre con i tifosi del Lille in via Zamboni. Dieci di tali richieste sono state accolte, mentre due sono state respinte. Per uno dei tifosi è stata stabilita la misura dell'obbligo di dimora nel comune di residenza. Gli altri nove, invece, dovranno presentarsi per firmare quando il Bologna scende in campo, comprese le amichevoli: una volta nel giorno delle partite in trasferta e due volte se la partita si disputa in casa. I dodici sostenitori erano indagati per rissa, con l'accusa di lesioni personali in alcuni casi. L'avvocato Luca Portincasa, che rappresenta uno dei tifosi soggetti all'obbligo di firma, ha dichiarato: "Valuterò, dopo aver studiato l’ordinanza, se ci sono spazi per proporre il Riesame". Gabriele Bordoni, legale di alcuni degli ultras, ha espresso il suo punto di vista sulla situazione: "Credo sia necessario rivedere la posizione del mio assistito, cui è stata applicata la misura più severa, l'obbligo di dimora, in quanto autore della lesione più grave, considerando che la sua condizione di salute renderebbe obiettivamente impossibile una simile condotta lesiva e violenta. Per quanto riguarda gli altri, pur rimanendo nella mia convinzione che non ci fosse l'intenzione di aggredire i francesi, ma che i bolognesi siano stati sorpresi dai transalpini, ritengo che l'obbligo di firma in concomitanza con le partite sia la soluzione più ragionevole per evitare ulteriori incidenti". Gli episodi risalgono al 26 novembre, quando nei pressi dell'Irish pub di via Zamboni si scatenò il caos, con lanci di bidoni della spazzatura, bottiglie di vetro e fumogeni.

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