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Metalmeccanici e sindacati scendono in piazza per il rinnovo del contratto collettivo

Il corteo è partito alle 9.30 da Porta Saragozza con l'intenzione di giungere presso la sede di Confindustria

Metalmeccanici e sindacati scendono in piazza per il rinnovo del contratto collettivo

Il corteo dei metalmeccanici

I metalmeccanici tornano in piazza. I sindacati Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil hanno indetto per oggi, venerdì 28 marzo, uno sciopero generale nazionale della durata di otto ore. Manifestazioni di carattere regionale e provinciale si svolgeranno lungo tutto il territorio nazionale con l'obiettivo di riavviare le negoziazioni con Federmeccanica e Assistal, per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro. A supporto della protesta, si conferma il blocco degli straordinari e delle flessibilità in tutte le sedi di lavoro. Anche Bologna partecipa attivamente. I lavoratori si sono dati appuntamento a Porta Saragozza, da dove intorno alle 9:30 è partito un corteo che sfilerà per la città con l'intenzione di giungere presso la sede di Confindustria. È importante notare che oggi scendono in piazza anche i dipendenti Unipol, i quali si sono riuniti in due differenti sit-in prima di avviare un corteo da via Stalingrado. "Nonostante le mobilitazioni e gli scioperi dei mesi scorsi, le posizioni rimangono distanti con Federmeccanica e Assistal, che non hanno riaperto concretamente la trattativa - dichiarano i sindacati Fim, Fiom e Uilm - Riteniamo l'atteggiamento delle controparti non solo provocatorio, ma anche poco rispettoso nei confronti di tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore, che votando la piattaforma sindacale hanno dimostrato di riconoscere in essa le risposte appropriate per migliorare le loro condizioni di vita e lavoro". Fim, Fiom e Uilm concludono: "Sottolineiamo l'importanza cruciale del contratto collettivo nazionale di lavoro per stabilire aumenti salariali che tutelino il potere d'acquisto, estendere i diritti e combattere la precarietà, ridurre l'orario di lavoro, e incrementare le tutele in materia di salute e sicurezza anche negli appalti". Dopo le 16 ore di sciopero già svolte tra dicembre e febbraio, quella di oggi rappresenta una giornata di mobilitazione a livello nazionale che mira con determinazione a riaprire il tavolo negoziale con Federmeccanica e Assistal, partendo dalla piattaforma di Fim, Fiom e Uilm, con l'obiettivo di aumentare i salari, ridurre l'orario di lavoro, stabilizzare i rapporti di lavoro e potenziare le misure di salute e sicurezza."

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