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Allenatore di pallavolo arrestato per abusi su minorenni: emerge una quarta potenziale vittima

Proseguono le indagini mentre l'uomo si trova attualmente agli arresti domiciliari

Allenatore di pallavolo arrestato per abusi su minorenni: emerge una quarta potenziale vittima

Immagine di repertorio

Il caso dell'allenatore di pallavolo arrestato dai carabinieri si arricchisce di nuovi inquietanti dettagli: sembra infatti che l'uomo avesse preso di mira una quarta giovane ragazza. Tale timore era stato manifestato da due delle vittime già note, poiché alcune sue attenzioni sembravano rivolgersi a una loro compagna di squadra. Tuttavia, non sono emerse condotte specifiche a supporto di tale sospetto da parte del trentenne siciliano. L'indagine ha portato il pubblico ministero Silvia Baldi a richiedere una misura cautelare, accolta poi dal giudice per le indagini preliminari Letizio Magliaro, che ha disposto gli arresti domiciliari.

La relazione sessuale tra l'allenatore e una pallavolista tredicenne era ormai nota tra le compagne di squadra. La seconda ragazza coinvolta aveva confidato alla prima di essere stata soggetta ad avances indesiderate. L'uomo le chiedeva apertamente della sua vita sessuale e la rassicurava riguardo alla possibilità di non rimanere incinta in caso di rapporti, offrendosi anche di riaccompagnarla a casa o di invitarla nella sua abitazione. Inoltre, le inviava messaggi che si cancellavano una volta visualizzati per non lasciare tracce. Questa circostanza è indirettamente confermata, secondo il Gip, dalle chat rimosse sul telefono della giovane, dove è stata invece trovata una conversazione su WhatsApp con la prima ragazza, la quale aveva avuto rapporti completi con l'indagato. Nello scambio di messaggi, entrambe le tredicenni esprimevano preoccupazione sul fatto che l'allenatore potesse nutrire un interesse inappropriato anche verso una quarta ragazza, il cui nome è stato menzionato. Tuttavia, quest'ultima non risulta tra le parti lese nell'ordinanza d'arresto, mantenendo per ora un ruolo marginale in un'indagine ancora in corso. Lo stato di soggezione della tredicenne nei confronti dell'uomo è testimoniato da una lettera trovata a casa dell'allenatore durante una perquisizione: nel documento, la giovane si scusava con lui per averlo "deluso un po'" con un "gesto superficiale".

La possibile esistenza di una quarta vittima, oltre alle tre già identificate, è uno degli elementi considerati dal Gip Magliaro per adottare la misura degli arresti domiciliari, motivati dal rischio di reiterazione del reato. Secondo il giudice, l'allenatore manifesterebbe tratti tipici di chi utilizza il rapporto di fiducia costruito con le giovani per perpetrare molestie. Oggi è attesa la decisione sulla richiesta di revoca o modifica della misura cautelare, avanzata dall'avvocato difensore Gino Bottiglioni, dopo l'interrogatorio di garanzia di giovedì, in cui l'arrestato ha confermato la relazione con la tredicenne, descrivendola però come una storia d'amore. Nel caso in cui la decisione del Gip dovesse tardare o risultare sfavorevole, la difesa intende ricorrere al Tribunale del Riesame per ottenere la libertà o, in subordine, il divieto di dimora a Bologna o l'obbligo di firma in Sicilia, dove il sospettato è attualmente detenuto ai domiciliari.

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