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Il caso

Francesca Brandoli suicida in cella: era condannata all'ergastolo per l'omicidio dell'ex marito

Un tragico epilogo per una vita segnata da eventi drammatici e controversi

Francesca Brandoli suicida in cella: era condannata all'ergastolo per l'omicidio dell'ex marito

Francesca Brandoli a "Storie Maledette" su Rai3

Francesca Brandoli, modenese di 52 anni condannata all'ergastolo per l’omicidio del suo ex marito nel 2006, si è suicidata nella notte tra domenica 30 e lunedì 31 marzo nel carcere di Bollate. La notizia, confermata dall’ANSA e dal Garante milanese dei diritti dei detenuti, Francesco Maisto, ha scosso profondamente chi la conosceva. "L'ho incontrata 15 giorni fa. Anche se aveva qualche problema di salute, nulla mi ha fatto pensare che fosse in una situazione tale da compiere un simile gesto. Sono sconvolto", ha dichiarato Maisto.

La vicenda personale di Francesca Brandoli aveva suscitato polemiche e clamore mediatico già nel 2011, quando si era sposata in carcere con Luca Zambelli, anch’egli detenuto per l’omicidio della moglie Stefania Casolari. Il matrimonio tra i due era stato celebrato presso il carcere della Dozza di Bologna, con rito civile officiato dal consigliere comunale Maurizio Cevenini. Alla cerimonia, che si era svolta nella sala dei magistrati, erano presenti solo pochi testimoni, tra cui tre volontari del carcere e gli avvocati degli sposi, senza la partecipazione di familiari.

Entrambi gli omicidi avevano scosso profondamente le province di Modena e Reggio Emilia. Zambelli era stato condannato per aver accoltellato la moglie Stefania Casolari nella loro abitazione di Sassuolo, mentre Brandoli aveva collaborato con il suo amante Davide Ravarelli nell’omicidio dell’ex marito Christian Cavaletti a Reggio Emilia nel 2007.

Le nozze tra Brandoli e Zambelli non erano state prive di controversie. La madre di Zambelli, Lucia Boni, aveva chiesto al sindaco di Bologna dell’epoca, Virginio Merola, di non celebrare il matrimonio, trovando però una risposta istituzionale e legata al rispetto della legge. L’assessore Matteo Lepore, oggi sindaco, aveva scritto una lettera ai genitori di Zambelli, esprimendo comprensione per il loro dolore ma ribadendo l’obbligo di procedere con il rito, come previsto dalla normativa vigente.

Il suicidio di Francesca Brandoli segna un epilogo tragico a una vita costellata di eventi drammatici e controversi. La donna, che aveva divorziato da Zambelli cinque anni dopo il matrimonio, si trovava sola nel carcere di Bollate, dove stava scontando la pena per l'omicidio

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